Marcello Ghiselli – Naturopata, Iridologo Heilpraktiker, docente di Sapere Academy
I rifiuti tossici industriali che inquinano l’ambiente in cui viviamo e le sostanze tossiche che possono contaminare la nostra alimentazione sono sempre di più una delle cause che mina la nostra salute, mantenere un organismo il più possibile pulito da tossine è ormai una priorità fondamentale per chi vuole fare prevenzione e mantenersi in salute.
Scenziati e ricercatori di tutto il mondo hanno dimostrato come i metalli pesanti accumulati dentro di noi possano favorire la comparsa di numerose malattie, dalle allergie ad alcuni tipi di tumori, come un eccesso di pesticidi abbinati ad un abuso di farmaci ed alcolici possano minare la capacità di detossicazione epatica favorendo così la comparsa di numerosi disturbi, riducendo la nostra vitalità, portandoci ad una stanchezza cronica, a disturbi digestivi, a un indebolimento del sistema immunitario, ad un invecchiamento precoce e nel tempo ad ammalarci con più facilità.
Come fa il corpo a disintossicarsi?
LA DETOSSICAZIONE EPATICA
Uno dei meccanismi primari di difesa del corpo umano è proprio la conversione e la neutralizzazione dei cataboliti metabolici e delle tossine in derivati idrosolubili che possono essere eliminati. Questa conversione avviene principalmente nel fegato che è l’organo metabolicamente più attivo del corpo umano e deputato principalmente alla detossicazione. Esso rimuove le tossine presenti nel sangue mutandole in sostanze non tossiche, facilmente eliminabili attraverso le feci e le urine, detossica quindi da sostanze esogene inalate ed ingerite e da sostanze endogene come quelle provenienti dal metabolismo microbico intestinale.L’esposizione a xenobiotici (tossici ambientali) o a farmaci, può danneggiare la struttura epatica e le sue funzioni, ad esempio i pesticidi liposolubili possono concentrarsi nel fegato o in altri tessuti lipidici, dove rimangono per lunghi tempi, determinando un danno funzionale, una ritenzione idrica ostinata e sovrappeso.La funzionalità epatica, comporta centinaia di reazioni metaboliche differenti, la cui valutazione necessita di nuovi test, detti da carico ideati negli U.S.A. I sistemi di detossicazione epatica sono molto complessi ed adattabili all’ambiente in cui nasciamo e viviamo, alla nostra genetica e stile di vita.Fortunatamente il nostro organismo ha sviluppato numerosi meccanismi endogeni per proteggersi dagli effetti dannosi dei radicali liberi, come la superossido dismutasi e il glutatione il cui sostegno avviene soprattutto attraverso uno degli amminoacidi precursori, l’N-acetil-cisteina e il selenio.
Come possiamo uteriormente aiutare il nostro fegato a migliorare la funzionalità?
In primo luogo con una sana alimentazione il più possibile naturale e biologica, ricca di verdure e frutta fresca di stagione, riducendo gli alcolici e il fumo di sigaretta e bevendo una buona quantità d’acqua naturale, molto importante è anche lo stile di vita sano, che rispetti il ritmo sonno-veglia, che riduca le fonti di tensione e stress, che ci permetta di prenderci del tempo per noi stessi e fare dell’attività fisica e in secondo luogo introducendo nella nostra alimentazione i nutraceutici.
LA NUTRACEUTICA
Il termine “Nutraceutica” è stato coniato dal Dottore Stephen De Felice nel 1989, deriva dalla contrazione della parola nutrizione e farmaceutica.
La Nutraceutica è una scienza che si occupa di studiare gli alimenti che hanno beneficio sulla salute umana, sia per la prevenzione che per la cura, quindi si considerano Nutraceutici tutti quegli alimenti che contengono delle sostanze o dei composti attivi naturali benefici che vanno oltre il loro valore nutrizionale, in particolar modo la frutta, la verdura e anche le erbe e quindi anche i loro principi attivi isolati che sono commercializzati come Integratori alimentari o Erboristici.
Sono Nutraceutici le vitamine del gruppo B, quelle antiossidanti, vit. C, E, A, il betacarotene e soprattutto la grande famiglia dei bioflavonoidi. Questi ultimi sono uno dei principali gruppi di polifenoli vegetali. I bioflavonoidi prendono il loro nome dal vocabolo latino flavus (che significa “giallo”), in riferimento al fatto antiossidante e antiossidante e inattivazione dei radicali liberi prevenzione di infezioni,
– Allergie, malattie degenerative e tumori, ritardo dell’invecchiamento cellulare.Alcuni esempi di alimenti ricchi di bioflavonoidi a cui sono state attribuite proprietà nutraceutiche sono:L’uva rossa, che contiene il potente antiossidante resveratrolo. I broccoli, che contengono istiocianati e glicosinolati, antiossidanti in grado di prevenire alcuni tipi di tumore.Il pomodoro rosso, che contiene il licopene, che può prevenire alcuni tipi di tumori.
Il Te verde, ottimo drenante e detossicante che grazie alla alta concentrazione di catechine, può prevenire alcuni tipi di tumori.
Gli spinaci, che contengono luteina, che protegge gli occhi.Grazie alla continua ricerca condotta dalla chimica e biochimica degli alimenti, la famiglia dei Nutraceutici è in continua crescita, dimostrando come alcuni alimenti, fino a pochi anni fa classificati solo in base al loro valore nutrizionale, possano svolgere un ruolo fondamentale per la prevenzione e la cura delle malattie