ALLARME ORTOPEDIA: “NEL 2030 PERICOLO D’INVASIONE DI PAZIENTI ZOPPI, PER MANCANZA DI CHIRURGHI”
Milano, 18 giugno 2014 – Domani giovedì 19 giugno a Milano verrà presentato in anteprima mondiale il primo intervento chirurgico di protesi all’anca totalmente robotizzato, in occasione del 14esimo Congresso Internazionale C.A.O.S (Associazione Internazionale di Chirurgia ortopedica Computer e robot Assistita) in corso all’hotel Marriott dal 18 al 21 giugno 2014. A svelare i segreti di questo intervento rivoluzionario ci sarà il prof Norberto Confalonieri, presidente di C.A.O.S., nonché primo medico in Italia ad aver utilizzato la chirurgia computer assistita in ortopedia, per l’impianto delle protesi del ginocchio e dell’anca. La metodica mininvasiva computer assistita permette di impiantare protesi pensate per durare una vita, per evitare di arrivare da qui a vent’anni ad avere da un lato milioni di cittadini nel mondo che hanno bisogno di revisionare gli impianti, dall’altro troppo pochi chirurghi per eseguirli.
Secondo le stime C.AO.S., l’Italia è ai primi posti in Europa per il numero di protesi d’anca impiantate, circa 100.000 all’anno. Il numero di interventi sull’anca cresce al ritmo del +5% annuo, mentre quello delle protesi di ginocchio è in crescita del +10% annuo. Il dato più inquietante però è che nel 2030 ci saranno +600% di protesi da revisionare, ma non ci saranno chirurghi ortopedici sufficienti nel mondo a gestire questa domanda immensa in continua crescita. E’ il prof Confalonieri a lanciare l’allarme: “Il mandato principale della nostra Associazione a livello internazionale è quello di diminuire il numero delle revisioni nel mondo: la speranza è che, mettendo al meglio le componenti protesiche, l’impianto duri di più. Pertanto, in futuro ci saranno meno revisioni di protesi, con un consistente risparmio per il servizio sanitario nazionale. Altrimenti ci troveremo di fronte a una massa gigantesca di pazienti che non potranno essere soddisfatti e che quindi gireranno zoppicando, con tutte le gravissime conseguenze in termini di costi sociali che questa condizione comporterà”.