Le creme al DNA sono superate, è la volta dell’immuno-cosmesi che sembra rallentare la perdita del ‘controllo’ della pelle nei confronti di stress e attacchi esterni che, dai 20 ai 50 anni di età, cala di oltre il 60% accelerando l’invecchiamento. Lo sostengono i ricercatori del Shiseido Research Center di Tokyo, giunti a Parigi per presentare alla stampa di tutto il mondo i risultati di 20 anni di studi, svolti in collaborazione con il Massachusetts General Hospital di Harvard, Cutaneous biology research center. Un investimento partito con un accordo siglato nel 1989 di 85 milioni di dollari, come riportava all’epoca il New York Times, per indagare la biochimica delle proteine e gli effetti dei raggi UV, delle allergie e dello stress sulla pelle e sulla pigmentazione. Una partnership inusuale per l’epoca, per la prima volta dedicata allo skincare e non a segmenti chimici o industriali con i quali lavoravano le università americane.
Junichi Hosoi, ricercatore senior dei laboratori Shiseido che ha condotto gli esprimenti con i colleghi di Harvard per indagare i meccanismi dei sistemi di autoriparazione della pelle, ha spiegato: “Ci siamo concentrati sulle cellule di Langherans, circa il 5% delle cellule della pelle, che formano un network che protegge l’immunitá della pelle e ne mantiene l’omeostasi, cioè i parametri fisiologici che la mantengono giovane e sana – ha spiegato lo scienziato – Sulla superficie di queste cellule c’è un recettore, l’enzima CD39, che modula l’estensione di un attacco di una sostanza estranea aggressiva o di un fattore stressogeno forte, come i raggi del sole. Con l’invecchiamento questi enzimi perdono efficacia che, dai 20 ai 50 anni di età, cala del 60% sia negli uomini che nelle donne. Anche il numero delle cellule di Langherans scende del 64%. Abbiamo quindi sperimentato diversi ingredienti e, dopo molti anni, individuato una miscela in grado di tamponarne il declino mantenendo attivi gli enzimi CD39”.
Il colosso giapponese ha quindi messo a punto un nuovo siero che punta ad attivare l’immunità della pelle, la cui formula è stata brevettata in 9 paesi. Ha sottolineato Hosoi: “Buon cibo, buon sonno e una buona fortuna sono i fattori basilari per il mantenimento di una cute sana e attraente. Seguono l’assunzione di integratori, una buona detersione e la cura cosmetica. Ora abbiamo un’arma in più che si inserisce in questi riti di bellezza per donne e uomini. In futuro non avremo più cosmetici che svolgono azioni specifiche, conosceremo sempre meglio le interazioni tra le cellule del corpo e otterremo trattamenti mirati ad interi sistemi non più a singole cellule”.
© Copyright ANSA