Con il termine metabolismo lento si indica il rallentamento delle funzioni necessarie al corpo umano, per bruciare e produrre l’energia che serve a far funzionare tutti gli organi.
Le persone che soffrono di metabolismo lento possono avere sintomi ben precisi quali, ad esempio:
La causa, a meno che non si soffra di problemi ormonali, è il sovrappeso.
Alcune abitudini sembra siano fautrici del metabolismo lento, le più sbagliate sono:
A parte quindi ridurre il più possibile le suddette abitudini, possiamo anche adottare degli accorgimenti per rimettere in moto il nostro metabolismo, ad esempio:
Negli ultimi anni a Hollywood ha spopolato una dieta, soprattutto per chi ha il metabolismo lento, questa ha una durata di circa un mese e può portare a perdere fino a 5-6 chili.
Essa si basa sul consumo prevalente di alcuni cibi brucia grassi (kiwi, mirtilli, peperoncino, zenzero) per eccellenza, che vengono alternati durante i giorni, in modo da andare ad agire a livello del fegato, delle ghiandole surrenali e sulla tiroide, stimolando quindi il corretto rilascio ormonale.
La dieta del supermetabolismo è stata studiata dalla nutrizionista americana Haylie Pomroy, la quale l’ha articolata in tre fasi alternate:
Se non sappiamo e vogliamo individuare di che tipo è il nostro metabolismo c’è l’odor test. Si tratta di un test clinico che riesce a individuare le caratteristiche del metabolismo del paziente in modo semplice, economico e non invasivo. L’odor test infatti si basa sul fatto che il funzionamento del nostro metabolismo influenza anche il modo in cui percepiamo gli odori.
Lo svolgimento dell’odor test è molto semplice, il paziente dovrà odorare sei differenti flaconi, di cui tre conterranno sostanze vegetali e tre conterranno sostanze chimiche. Il paziente dovrà poi sostenere una serie di test a risposta multipla, e proprio le risposte date aiuteranno a tracciare il suo profilo metabolico.
L’odor test viene ormai svolto in moltissimi centri di analisi cliniche, e il suo costo è in media di circa 40 Euro.
Questo test è fondamentale per individuare il tipo di alimentazione adatta al paziente, ed è infatti uno strumento spesso utilizzato dai medici nutrizionisti e dai dietologi.