Scopri i consigli dell’esperta per stare alla larga dall’eccesso di calorie e restare in linea durante le feste di Natale
Torroni, panettoni, cotechini. Durante le vacanze di Natale si esagera con il cibo e si rischia di mettere su peso. «Se non si fa attenzione – spiega la dottoressa Laura Ferrero, medico chirurgo specialista in scienza dell’alimentazione e nutrition coach – si possono prendere anche fino a 3 chili. Ogni chilo preso corrisponde a circa 7000 calorie in eccesso rispetto al nostro fabbisogno, che corrisponde a circa a 2500 calorie per un adulto. Bastano 1000 calorie in più al giorno per prendere un chilo a settimana.
Sotto Natale, con tutti i dolci e i cibi grassi che abbiamo a disposizione, basta davvero poco per eccedere: due fette di panettone, ad esempio, ne contengono da sole già circa 800 ».
In vista del cenone della vigilia, è giusto digiunare a pranzo?
«Digiunare non è mai corretto, a maggior ragione se si prospetta un pasto serale abbondante: il rischio è di arrivare al momento del cenone molto affamati e di mangiare senza alcun controllo. È sicuramente preferibile fare un pranzo completo ma leggero, ricco di fibre, per esempio a base di cereali integrali e verdure, in modo da sentirsi sazi ed avere un maggior controllo sulle porzioni», suggerisce la dottoressa Ferrero.
Se durante il pranzo di Natale abbiamo mangiato tanto è giusto saltare la cena?
«Andare a dormire senza cena, anche dopo un pranzo abbondante come quello di Natale, potrebbe portare ad avere un sonno disturbato dalla fame. Il rischio è di svegliarsi nel cuore della notte con la voglia di cibi dolci. È meglio quindi sforzarsi di mangiare anche se ci sentiamo ancora sazi, preferibilmente qualcosa di leggero e facilmente digeribile: ad esempio 3 fette biscottate con un the caldo o una tisana. In questo modo saremo sicuri di non cadere in tentazioni peggiori nelle ore successive», spiega l’esperta.
Cosa mangiare il giorno successivo a cenoni e pranzi abbondanti
« La mattina sì a un succo d’arancia e uno yogurt magro con cereali, oppure a un tè verde che ha un effetto depurativo accompagnato da una fetta di pane integrale con un filo di marmellata. Sì a uno spuntino a metà mattina e una merenda nel pomeriggio a base di frutta di stagione, per esempio un’arancia. A pranzo spazio a tavola a una vellutata di zucca o una zuppa di cereali. E infine, a cena una porzione di pesce alla piastra accompagnata da verdure crude o cotte. Vanno evitati invece i cibi pesanti, troppo grassi e di difficile digestione, soprattutto quelli che abbiamo già consumato nei giorni precedenti, come sughi e intingoli, salumi, paste ripiene, torroni, panettoni, cotechini ecc.» suggerisce la dottoressa Ferrero.
Come resistere agli avanzi
«Innanzitutto- suggerisce l’esperta- cerchiamo di acquistare e preparare solo le quantità che siamo sicuri di consumare, in modo da non trovarci nei giorni successivi al cenone con le dispense o i frigoriferi pieni di cibi estremamente calorici da finire. Se il cenone è stato organizzato a casa nostra, proponiamo agli ospiti di portare via gli avanzi, un po’ come succede nei ristoranti con le “doggy bag”. Infine, ricordiamoci che non dobbiamo rinunciare a tutto: possiamo concederci qualche vizio di tanto in tanto, purché le dosi vengano tenute sotto controllo e non eccediamo nel resto della giornata. Una fetta piccola di panettone o un po’ di cotechino- precisa la dottoressa Laura Ferrero- non ci faranno male, purché non diventino un’abitudine»
Fonte VanityFair.it