L’americana Second Sight festeggia il 50° impianto al mondo di protesi retinica a Pisa. La tecnologia dell’americana Second Sight permette di recuperare funzionalità visiva grazie a una telecamera montata sugli occhiali del paziente. A Pisa impiantata la 50° protesi retinica al mondo su un paziente cieco a causa della retinite pigmentosa. In Germania già operato il paziente numero 51 e ulteriori interventi sono in programma in Europa e nel resto del mondo. Losanna, Svizzera, 30 Ottobre 2012 – É italiano il 50° paziente al mondo a beneficiare del sistema di di protesi retinica messa a punto e prodotta da Second Sight, una tecnologia che consente di ristabilire la vista in pazienti resi ciechi dalla retinite pigmentosa, grazie a una stimolazione elettrica che agisce sulle cellule residue ancora funzionanti e induce percezioni visive negli individui ciechi. Il 50° intervento al mondo è stato realizzato a Pisa nei giorni scorsi dall’equipe del prof. Stanislao Rizzo, chirurgo vitreoretinico e direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Oftalmica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, che commenta: “Sono molto orgoglioso di avere eseguito questo storico cinquantesimo intervento. I risultati a cui abbiamo assistito fino ad oggi sono andati oltre qualsiasi mia aspettativa. Pazienti che prima non avevano di fatto alcuna visione residua, adesso possono distinguere forme, muoversi e mangiare con maggiore indipendenza. Questo ha un enorme impatto sia funzionale che emotivo sulla loro qualità di vita. Al tempo stesso il profilo di sicurezza è stato molto alto e nessuno dei miei sette pazienti ha avuto complicazioni che possano definirsi serie. I nostri pazienti sono veramente grati per questa terapia innovativa che restituisce loro più autonomia nella vita di tutti i giorni”. La retinite pigmentosa è una rara malattia ereditaria che causa una progressiva degenerazione delle cellule della retina sensibili alla luce, a cui segue una significativa riduzione della visione fino alla completa cecità. Fino a oggi non esistevano trattamenti e la nuova tecnologia di protesi retinica introduce un’assoluta novità. Il sistema funziona convertendo le immagini catturate da una piccola telecamera, montata sugli occhiali indossati dal paziente, in una serie di piccoli impulsi elettrici, trasmessi con un sistema senza fili ad una matrice di elettrodi sulla superfice della retina. Tali impulsi stimolano le cellule ancora funzionanti della retina, traducendo le immagini in una percezione di pattern luminosi da parte del cervello. I pazienti, quindi, imparano a interpretare questi pattern visivi recuperando una certa funzionalità visiva. Già in programma altri interventi a livello mondiale e europeo. Subito dopo l’intervento a Pisa, il 51° paziente è stato operato dall’equipe del prof. Albert Augustin della Augenklinic di Karlsruhe in Germania, che ha commentato: “Questa è una grande opportunità: per la prima volta nella storia stiamo ristabilendo una funzione visiva in pazienti ciechi”. Concorda il Dott. Gregoire Cosendai, Vice Presidente di Second Sight per l’Europa, che conclude: “La cooperazione tra ospedali di tutta Europa è stata davvero gratificante. I più eminenti oftalmologi sono ora consapevoli del beneficio significativo che il sistema di protesi retinica offre ai pazienti e stanno diventando proattivi nel proporre la terapia nelle loro cliniche. Assisteremo presto a nuovi interventi in altri Paesi, non solo in Europa”. Second Sight Second Sight Medical Products Inc, basata a Los Angeles, California, è stata fondata nel 1998 per creare una protesi retinica per pazienti resi ciechi da degenerazioni della retina esterna, quali la Retinite Pigmentosa. Attraverso impegno e innovazione, la missione di Second Sight è di sviluppare, produrre e commercializzare protesi visive impiantabili per permettere a individui ciechi di raggiungere una maggiore indipendenza. La sede europea è a Losanna, Svizzera. Second Sight ha avuto l’approvazione Europea (marchio CE) per il sistema questo sistema di protesi retinica nel 2011 – la prima e unica approvazione di un sistema di protesi retinica ovunque nel mondo. Nel Settembre 2012 il panel consultivo sui dispositivi oftalmici della Food and Drug Administration (FDA) ha raccomandato all’unanimità con 19 voti contro 0 l’approvazione della FDA, ora in attesa di essere completata.