A cura della Dott.ssa C. Scesa
Cos’è un “veleno”? è una “sostanza tossica inorganica o organica che, per le sue proprietà chimiche o fisico-chimiche può compromettere più o meno gravemente le funzionalità di un organismo vivente”. Così lo definisce Devoto- Oli , il Vocabolario della lingua italiana, che ne allarga il concetto alla grave tossicità, sino alla possibile causa di morte. Eppure bellezza e veleni si accompagnano da molti secoli, unendo pratiche estetiche e prodotti che talora possono essere nocivi per la salute dell’uomo o dell’ambiente. L’esempio più noto ci deriva dalle tradizioni. Gli splendidi occhi raffigurati nelle immagini dell’antico Egitto nascondono coloranti tossici: pigmenti a base di rame, piombo, antimonio. Nella definizione di veleno rientrano molte sostanze inorganiche di origine minerale presenti come impurezze (Nickel, Cromo, Cadmio, Mercurio, Piombo e al.) in alcuni ingredienti attualmente usati in cosmetica. Secondo la legge non possono infatti essere presenti se non come “impurezze inevitabili” in concentrazioni quindi di ppm (parti per milione) per il grave rischio di scatenare risposte allergiche o tossiche. Un recente “veleno”, in quanto fortemente nociva alla salute essendo cancerogena è la formaldeide, proibita per legge ma usata in alcuni prodotti di successo per la stiratura dei capelli. I parametri per stabilire l’assenza di nocività degli ingredienti cosmetici sono: la natura chimica e l’esposizione (dosaggio). Nella relazione viene analizzato il concetto di “hormesis” (dose/effetto) e le sue possibili ricadute sui prodotti di bellezza. Quello degli Ingredienti cosmetici è un settore vastissimo che, nella XII edizione (2008) del Dizionario INCI, comprende ben 15.000 voci (escludendo i componenti odorosi dei profumi), con la presenza di molecole isolate, di “compounds” e di miscele complesse, non sempre completamente note, quali gli estratti di origine marina o vegetale. Questi ultimi, costituiti da migliaia di molecole non tutte identificate, provengono da tutto il mondo, in particolare dalle antiche tradizioni sia terapeutiche che cosmetiche. Non sempre perciò sono accompagnati da un profilo farmaco-tossicologico che ne escluda ogni reazione avversa (cutanea o sistemica). Due sono quindi i punti di attenzione per il mondo scientifico e per gli operatori della bellezza: la purezza degli ingredienti e la loro composizione, per evitare di introdurre fattori di rischio per la salute umana o per l’ambiente. Ma i più potenti veleni si trovano nel mondo animale: dagli insetti, ai rettili, agli anfibi. Ed è proprio qui che la cosmesi scientifica ha attinto alcune interessanti molecole, di recente introduzione sul mercato, per combattere l’invecchiamento cutaneo: rughe e segni di espressione. Sono sostanze appartenenti alla vasta classe degli oligopeptidi, isolati da veleno di serpente o presenti in quello delle api. La relazione ne esamina le componenti chimiche e i meccanismi d’azione, completando la review con la loro ricaduta applicativa sui più recenti e funzionali prodotti di bellezza.