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Il colesterolo ‘buono’ aiuta a tenere sotto controllo la glicemia

Il colesterolo ‘buono’ aiuta a tenere sotto controllo la glicemia

2 gennaio 2019 2475 views

Il colesterolo HDL, il cosiddetto “colesterolo buono” si sta rivelando sempre più ‘buono’: non solo rimuove i grassi dalle arterie, proteggendo così dalla formazione della placca aterosclerotica, ma addirittura potrebbe avere un ruolo nel controllare la glicemia:

Gli ultimi studi dimostrano infatti che le HDL hanno un ruolo importante anche nel controllo glicemico stimolando da una parte le cellule beta a produrre insulina e dall’altra tenendo sotto controllo la secrezione di glucagone, l’ormone prodotto dalle cellule alfa del pancreas che fa alzare la glicemia ed è spesso troppo elevato nei soggetti con diabete e pre-diabete. Questo studio apre dunque nuove prospettive terapeutiche sia nel diabete di tipo 1 che 2

Il glucagone è un ormone prodotto dalle cellule alfa pancreatiche con il compito di far alzare rapidamente la glicemia per mantenerne costanti i valori durante il digiuno. Nei pazienti diabetici e pre-diabetici i livelli di glucagone sono spesso aumentati rispetto alla popolazione normale, e questo fenomeno contribuisce all’iperglicemia tipicamente osservata in questi soggetti. Il colesterolo HDL, il cosiddetto “colesterolo buono”, e la sua principale componente proteica Apolipoproteina A1 (ApoA1), hanno il compito di mobilizzare il colesterolo dai tessuti periferici – in particolare da vasi – per destinarlo allo ‘smaltimento’ nel fegato. Alcuni studi hanno dimostrato che, oltre agli effetti benefici sul metabolismo lipidico, il colesterolo HDL ha effetti sul metabolismo glucidico stimolando la secrezione di insulina da parte delle beta cellule pancreatiche, mentre non è noto il suo ruolo sulla regolazione della secrezione di glucagone da parte della cellula alfa pancreatica.

L’obiettivo di questo studio è stato quello di valutare l’ipotesi che le HDL e/o la loro componente proteica ApoA1 possano modulare la funzione alfa-cellulare, regolando l’espressione e la secrezione del glucagone, sia in vivo, che in vitro.

Il gruppo di ricerca diretto dal professor Giorgio Sesti presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro, studiando una coorte di 130 soggetti non diabetici, ha evidenziato una correlazione inversa tra i livelli circolanti di HDL e glucagone. A conferma di questa osservazione, esperimenti su topi non diabetici hanno dimostrato che la somministrazione di HDL e ApoA1 riduceva la risposta del glucagone allo stimolo ipoglicemico, suggerendo un effetto diretto sulla funzione della cellula alfa pancreatica. Tale ipotesi è stata confermata attraverso esperimenti in vitro su un modello di cellule alfa che hanno evidenziato la capacità di HDL e ApoA1 di ridurre della sintesi e del rilascio del glucagone attraverso l’attivazione di una via intracellulare che porta allo ‘spegnimento’ del fattore di trascrizione FoxO1, responsabile della produzione di glucagone.

Nel 2013 è stato pubblicato il primo studio clinico che ha dimostrato un miglioramento dell’omeostasi glucidica in un piccolo gruppo di volontari, diabetici, cui è stata somministrata un’unica dose di HDL. “I risultati ottenuti dal nostro studio – spiega la dottoressa Gaia Mannino, Università ‘Magna Graecia’ di Catanzaro -evidenziano un nuovo ruolo esercitato dal colesterolo HDL e dalla sua porzione proteica ApoA1 sulla funzione delle cellule alfa pancreatiche, suggerendo la possibilità che strategie terapeutiche in grado di aumentare i livelli circolanti di HDL possano essere utili nel migliorare il controllo metabolico nei soggetti con diabete mellito”.

“Da tempo – ricorda il professor Giorgio Sesti, direttore dell’Unità Operativa di Medicina Interna, Università ‘Magna Graecia’ di Catanzaro, Presidente della Fondazione Diabete Ricerca– riconosciamo il colesterolo HDL come colesterolo ‘buono’; per quanto riguarda il diabete inoltre, studi in vivo ed in vitro hanno dimostrato che il colesterolo HDL svolge un ruolo positivo nel controllo metabolico stimolando la secrezione insulinica e la funzione delle cellule beta pancreatiche. La novità di questo studio è che per la prima volta è stato dimostrato un ruolo del colesterolo HDL nel ridurre la secrezione di glucagone, un ormone che ha effetti opposti all’insulina in quanto induce iperglicemia. Questo studio apre nuove prospettive terapeutiche sia nel diabete tipo 1 sia nel diabete tipo 2, in quanto un aumento dei livelli di glucagone è riscontrabile in entrambe le forme di diabete e contribuisce all’innalzamento della glicemia”.

Autori: Gaia Chiara Mannino, Anastasia Fuoco, Elettra Mancuso, Concetta Di Fatta, Rosangela Spiga, Carolina Averta, Francesco Andreozzi, e Giorgio Sesti (Responsabile del progetto)

Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università ‘Magna Graecia’, Catanzaro

 

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