Scopri la meditazione che ti aiuta a ad avere un rapporto più consapevole con smartphone, tablet e PC e vivere meglio.
Prendersi una pausa da mail, sms, social è complicato. Chi più, chi meno, siamo un po’ tutti dipendenti dal mondo digitale. Lo è un terzo degli italiani. A rivelarlo è uno studio internazionale condotto da Gfk su un campione di 22 mila persone in ben 17 Paesi del mondo. Per il 42% essere connessi è fondamentale. Ben il 29% ammette di avere problemi di dipendenza mentre il 34% ha difficoltà a prendersi una pausa da smartphone, PC e tablet.
Eppure un uso smodato dei dispositivi può comportare diversi “effetti collaterali”.
Secondo uno studio condotto dall’Università di Stanford, tra le conseguenze del tecnostress, lo stress generato da un eccessivo uso dei dispositivi elettronici, ci sono disturbi della memoria, cali della concentrazione, ansia, insonnia e molti altri ancora.
Per imparare a farne un uso corretto in aiuto arriva la digital mindfulness, una forma di meditazione applicata alla vita digitale. Obiettivo: comprendere in profondità cosa avviene quando usiamo smartphone, computer e altri device e gestirli meglio. A proporla è Paolo Subioli, blogger, esperto di marketing, ricercatore e giornalista nel libro “Ama il tuo smartphone come te stesso. Essere felici al tempo dei social grazie alla digital mindfulness” (Red Edizioni!).
«Si tratta- spiega Paolo Subioli- di una pratica di meditazione che prende spunto da quella di origine buddista per esercitare la presenza mentale anche quando si usano i media digitali attraverso una serie di esercizi che aiutano a usare questi mezzi in modo più consapevole. Il rapporto coi media digitali è per sua natura molto coinvolgente. Ci trasporta in una sorta di realtà parallela che finiamo per scambiare con quella vera. Smartphone, tablet, PC non sono più solo meri strumenti al servizio delle nostre attività, ma vere e proprie estensioni dei nostri corpi e delle nostre menti delle quali non possiamo farne a meno e che spesso nonostante le loro straordinarie potenzialità rischiano di divenire mezzi di alienazione».
Per ristabilire un buon rapporto con la digital life è fondamentale spiega l’esperto «ricordarsi sempre quali sono i bisogni fondamentali come esseri umani e sfruttare al meglio le straordinarie capacità che offrono i media per relazionarci con gli altri».
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