di Alessia Addari
Top model, attrice, showgirl, ma soprattUtto moglie e mamma appassionata di due meravigliosi bimbi nati dall’unione, quasi decennale, con il portiere della Juventus e della nazionale italiana, Gigi Buffon. Icona di eccezionale fascino ed eleganza Alena Seredova, che sembra sfatare ironicamente il mito della sua bellezza, considerandola un grande dono di natura al quale, però, non bisogna dare troppa importanza.
Diciassette anni già trascorsi da quando, nel 1993, approdavi a Milano, capitale della moda, per inseguire il tuo sogno. Quanto di quell’intraprendenza e di quella caparbietà ti appartiene ancora?
Fare la modella non è stato propriamente “inseguire un sogno”. Era un lavoro iniziato da ragazzina. Studiavo e sfilavo per aiutare la mia famiglia. Milano, solo una tappa obbligata perché fulcro della moda. Oggi la tenacia e la caparbietà sono al servizio della mia famiglia ovviamente.
L’approccio così precoce al mondo del lavoro, appena 14enne, cosa ha donato e cosa ha sacrifi cato della tua adolescenza?
Molto. Le responsabilità fanno inevitabilmente crescere. Lavoravo fino a tardi e al mattino crollavo sui banchi di scuola. Peraltro sono cresciuta in un Paese in cui vigeva il regime. Tutta la mia generazione ha conosciuto il termine sacrificio.
Inizialmente è stata la tua bellezza a far breccia nel nostro Paese, nonostante si sia molto amato anche quel tuo tocco di autenticità e genuinità, a scanso di comportamenti faziosi che solitamente si addicono al mondo dello spettacolo. Credi sia questo il binomio vincente della tua carriera di attrice e modella?
È vincente per la donna Alena Seredova, non so se lo sia stato per la carriera. Questo non è un momento storico in cui autenticità e genuinità pagano.
Un corpo statuario il tuo, in assoluto uno dei più apprezzati del panorama internazionale. Merito del regime naturale adottato nella tua alimentazione?
Merito di tanta fatica (lo dice ridendo ndr.). Faccio ginnastica, pratico Yoga e sì, cerco di seguire un’alimentazione naturale e i consigli di Martin Halsey, biologo americano ed esperto di terapia alimentare, nutrizione, alimentazione naturale, macrobiotica.
Lo scorso giugno hai fi nalmente sposato gigi Buffon, dopo due fi gli e un rapporto durato circa sei anni. Un bilancio della vostra vita da sposati a quasi un anno dal matrimonio.
Scusa ma non riesco a scindere l’anno di matrimonio dal resto. Ci siamo sposati che eravamo già una famiglia. È stato fi siologico sposarsi.
Hai recentemente dichiarato che “quello dei calciatori è un mondo di farfalloni che si sentono importanti solo perché tirano un pallone”. Ma allora cosa ti ha spinta a emulare l’ormai classico stereotipo showgirl-calciatore dello show biz?
Non ricordo di aver detto questa cosa. Non tutti i calciatori sono farfalloni, non tutti si sentono importanti perché tirano un pallone. È uno stereotipo anche questo.. Non ho emulato niente e nessuno. Mi sono innamorata di un uomo, Gigi Buffon, ricco di valori e principi. Poi sì, è anche calciatore.
Abbiamo appena accennato ai tuoi due fi gli, Louis Thomas e David Lee. Quanto l’essere mamma ha cambiato la tua vita?
L’essere madre cambia la vita di tutte le donne. È un’esperienza meravigliosa. il calore e l’affetto di una famiglia sono certamente due delle condizioni essenziali che tutti i genitori vorrebbero assicurare ai propri piccoli.
È per questo che tu e gigi sostenete da anni in tutto il mondo le attività di sos Villaggi dei Bambini?
Si. SOS Villaggi dei Bambini è un’Associazione che si occupa in Italia e in 133 Paesi nel Mondo di bambini privi di cure familiari. Lo fa in modo serio da più di 60 anni. Si impegna a fornire servizi nell’ambito dell’accoglienza, dell’istruzione, della salute.Molti i personaggi famosi a supportare associazioni onlus e no profit in veste di testimonial solidali, nonostante solo pochi di essi riescano a rappresentarne attivamente attività e progetti. Non è certo questo lo spirito che anima voi, che sappiamo aver attivato un’adozione a distanza. Io sono vicina a SOS Villaggi dei Bambini da molto tempo. Prima ancora di essere mamma. Credo ai progetti che questa associazione sviluppa. L’adozione a distanza è stato un modo per allargare la nostra famiglia. Siamo felicissimi. Siamo appena stati ad Akouda a trovarla.
Recentissimo, a tal proposito, il tuo rientro dalla Tunisia dove, insieme ai tuoi due figli, hai incontrato Yosr, la piccola che sta sostenendo, facendo così conoscere i tuoi “fratellini a distanza”. Cosa portate nel cuore reduci da questo viaggio?
È stato un incontro emozionante, intenso. L’ho riconosciuta subito. Era felice di averci lì con lei. L’ho tenuta per mano tutto il giorno. Anche i miei figli erano contenti di conoscere la loro sorellina. Sì, noi la chiamiamo davvero così. È un’esperienza incredibile visitare un Villaggio SOS; respiri amore, affetto e comprensione e vedi tutte queste cose negli occhi dei bambini. Il Direttore, le educatrici, tutto lo staff, sono magnifici. Ti fanno sentire a casa, in famiglia.. La piccola Yosr, come tutti i bambini accolti nel Villaggio SOS di Akouda, è dolcissima. Si vede che riceve tutto l’amore di cui ha bisogno. È stata l’ennesima conferma del magnifico lavoro di SOS Villaggi dei Bambini in Italia e nel mondo, sono orgogliosa di essere al loro fianco.
Alena, Gigi e Yosr: un amore “solidale”
Testimonial solidali delle attività di SOS Villaggi dei Bambini in Italia e nel mondo, Alena e Gigi Buffon sostengono l’Organizzazione dal 2008, anno in cui hanno deciso di festeggiare per la prima volta il loro essere genitori accompagnando e promuovendo la nascita dei Programmi di rafforzamento familiare Pollicino in Brasile e in Senegal. «Ho scelto con entusiasmo SOS Villaggi dei Bambini, soprattutto dopo essere diventata mamma” ha detto Alena. “Avere un figlio, infatti, ti fa capire ancora di più quanto sia importante aiutare bambini che hanno avuto meno fortuna del tuo.
SOS Villaggi dei Bambini si occupa proprio di loro: piccoli abbandonati, orfani o con gravi problemi nelle famiglie d’origine e che sono a rischio di abbandono. Ai bimbi senza famiglia l’associazione dà una nuova casa e una nuova mamma; mentre per i bambini a rischio di abbandono SOS Villaggi dei Bambini interviene con il progetto di prevenzione all’abbandono, perché la famiglia biologica è il posto migliore dove un bimbo può crescere amato”. Da allora Alena e Gigi sono sempre rimasti accanto all’Associazione, sposandone le attività e raccogliendo fondi attraverso diversi eventi, che hanno spesso coinvolto personaggi famosi amici della coppia. Tra questi, la Partita del Cuore tenutasi a Mantova il 25 aprile del 2011. Proprio lo scorso marzo, Alena ha inoltre visitato, dopo aver adottato a distanza la piccola Yosr, insieme ai suoi due figli il Villaggio SOS di Akouda in Tunisia in cui la piccola è accolta, così da permettere che i suoi due figli, Louis Thomas di 4 anni e David Lee di 2 anni, conoscessero la loro “sorellina a distanza”.
SOS Villagg i dei Bambini: una “casa affettuosa“ per piccoli amici.
Impegnata da più di 60 anni nell’accoglienza di bambini privi di cure genitoriali o temporaneamente allontanati dalle famiglie, SOS Villaggi die Bambini è un’organizzazione internazionale privata che promuove programmi di prevenzione all’abbandono e di rafforzamento familiare in Italia e in altri 132 paesi del mondo. Centro della sua attività è dunque il bambino, con i suoi bisogni, i suoi diritti e la sua famiglia, partendo dal principio secondo cui un sano sviluppo si realizza al meglio in un ambiente famigliare caldo ed ospitale. Ad oggi sono più di 2 milioni le persone aiutate (tra bambini e contesti famigliari) attraverso programmi integrati di sostegno, resi possibili grazie ad adozioni a distanza e a donazioni libere di sostenitori internazionali sia di privati che di aziende, il cui unico scopo è essenzialmente quello di offrire a questi piccoli un futuro migliore. In Italia l’Associazione è presente con 7 Villaggi SOS (rispettivamente a Trento, Ostuni, Vicenza, Morosolo, Saronno, Roma e Mantova), oltre alle case famigli, gli asili nido, i centri diurni e i servizi di supporto alle famiglie, attraverso le quali sostiene ben 539 persone, di cui 448 bambini e ragazzi. Attraverso il loro impegno e la tua adozione a distanza, i bambini possono finalmente vivere un’infanzia serena. I Villaggi SOS sono sempre aperti alle tue visite e potrai andare a vedere di persona i risultati concreti della tua generosità.
Una casa accogliente
SOS-Kinderdorf International lavora ,per i bambini orfani, abbandonati o per quelli le cui famiglie non possono prendersi cura di loro, offrendo a questi ultimi la possibiltà di costruire rapporti stabili all’interno di una famiglia. Il modello familiare all’interno dei Villaggi SOS si basa su quattro principi: ogni bambino ha bisogno di una mamma, cresce meglio se circondato di fratelli e sorelle, all’interno della propria lcasa, inserita in una comunità allargata come quella del Villaggio. Un futuro indipendente L’Associazione garantisce ai bambini la possibilità di vivere mantenendo la loro cultura, la loro religione e di essere membri attivi della comunità, aiutandoli a riconoscere ed esprimere le proprie capacità individuali, i propri interessi e talenti ed assicurandosi che ognuno riceva istruzione e formazione necessarie ad integrarsi nella società.
Lo sviluppo delle loro comunità
La stretta collaborazione con le comunità locali permette di rispondere alle necessità di sviluppo sociale delle frange più deboli della società: i bambini e i giovani. SOS attiva, in tal senso, servizi e programmi con lo scopo di sostenere famiglie e prevenire l’abbandono dei bambini, crecando di assicurare istruzione e cure sanitarie, oltre a validi supporti per reagire alle emergenze. Intensa la collaborazione con numerosi partner istituzionali, qauli il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF), il Consiglio dei Diritti Umani, il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) e il Programma alimentare mondiale (PAM) e siamo associati con il Dipartimento delle Nazioni Unite per la Pubblica Informazione (DPI), che funge da organo di collegamento tra l’ONU, le ONG e altre organizzazioni della società civile. Inoltre, un accordo quadro di partenariato con ECHO (Humanitarian Aid department of the European Commission), permette una proficua cooperazione con la Commissione europea all’interno di programmi di emergenza in particolari paesi, mentre l’appartenenza a VOCE, la più grande rete europea di organizzazioni attive nel campo degli aiuti umanitari non governativi, vede SOS impegnata nel diffondere informazioni e incoraggiare lo scambio tra le organizzazioni aderenti.