La medicina estetica e la chirurgia sono in costante evoluzione come tutte le altre branche della medicina moderna. I trattamenti, così come gli interventi, sono sempre meno invasivi, consentono un rapido reinserimento nella vita sociale e offrono risultati estetici naturali da poter finalmente attribuire a queste discipline i crediti che meritano.
I protocolli riguardanti le procedure si evolvono e anche la sicurezza dei prodotti cresce costantemente, in particolare per quanto attiene l’uso dell’ acido ialuronico, vero pilastro dei filler antirughe e della volumetria facciale.
Il concetto “ Less is More ” rappresenta l’evoluzione sublime della filosofia “French Touch”: quel “tocco francese” che ottimizza la qualità e le prestazioni dei prodotti iniettati. Sulla base di una scrupolosa analisi semiotica statica e dinamica, cancella selettivamente le espressioni negative del viso selezionando le aree da trattare laddove il riflesso della luce avrà il maggior impatto.
Anche le metodiche di trattamento e le analisi si sono raffinate. I professionisti ora adottano tecniche simili a quelle di uno scultore, elevando questa forma di medicina quasi ad una espressione d’arte.
Il lavoro trasformativo conseguito con l’utilizzo dei filler antirughe con acido ialuronico nella volumetria facciale, il trattamento di solchi e rughe abbinato al ripristino dei volumi del viso, ha raggiunto un livello di precisione talmente elevato che alcuni professionisti parlano persino di medicina estetica “haute couture”, per esprimere il livello di personalizzazione possibile con le loro tecniche.
Dati anatomici, dati clinici e approccio artistico sono le basi sulle quali si fondano ricerca e sviluppo nel campo della medicina estetica.
Per quanto riguarda i dati anatomici, le ultime scoperte consentono di individuare con precisione i vari piani del viso nei quali iniettare i filler antirughe con acido ialuronico oltre che distinguere molto nettamente le zone facciali dinamiche e quelle statiche. Con questo approccio il professionista può iniettare filler viso con acido ialuronico in zone statiche oppure in zone superficiali e del viso dinamiche, ottenendo risultati perfettamente naturali quando i prodotti sono sottoposti ai movimenti dinamici del viso.
Inoltre, i dati anatomici consentono di identificare al meglio le zone a rischio del viso, ovvero le regioni vascolari dove è necessario controllare con la massima attenzione il rischio di embolizzazione. Tutto ciò permetterà, dunque, la definizione dei punti di iniezione sicuri e quali presentano un rischio.
Per quanto riguarda l’approccio clinico, i professionisti hanno notato che i pazienti non si rivolgono a loro per cambiare il proprio aspetto, ma perché desiderano migliorare il loro rapporto con il proprio corpo e vogliono che la loro immagine corrisponda alla loro idea di espressione positiva.
Molto probabilmente, ogni paziente vive un momento in cui il viso inizia a soffrire per gli effetti negativi del tempo ed è in questo momento preciso che il paziente vorrebbe arrestare i segni evidenti di invecchiamento, optando per filler antirughe con acido ialuronico. Il trattamento quindi dovrà essere concentrato sul recupero di un’immagine positiva che corrisponde all’immagine di “riferimento” individuale.
La parte finale di questo triplice approccio è l’aspetto artistico. Come uno scultore, il medico estetico è ora in grado di analizzare meglio e di intervenire sul collegamento fra le varie zone del viso sia per le sue posizioni statiche che per le espressioni dinamiche. Il professionista sarà perfettamente qualificato e in grado di rimpolpare una ruga o una linea profonda – che probabilmente hanno indotto il paziente a ricercare il consulto medico – ma anche di offrire il miglior consiglio per donare equilibrio al viso armonizzandone tutte le varie porzioni.
Le analisi di fisiologia artistica si completano ora con nozioni di profiloplastica.
La profiloplastica permette di evidenziare le corrette proporzioni del viso per raggiungere un aspetto armonico.
Intervenendo su una sola zona del viso, un professionista può produrre un effetto anche su una zona diversa. Per esempio, un trattamento mirato alle zone di giunzione del naso – la parte centrale del profilo – può creare l’impressione che il naso sia più lungo o più corto mentre il naso non è stato sottoposto ad alcun trattamento. Parimenti, un trattamento che mira alla proiezione degli zigomi o della giunzione nasolabiale avrà un impatto sulle relative dimensioni del naso. L’analisi artistica – e profiloplastica – pertanto, mira ad analizzare il viso in modo più globale, ad offrire una prospettiva più ampia nella formulazione dei suggerimenti e a consentire idealmente al medico di consigliare alle pazienti le migliori procedure con le quali ottenere un risultato naturale.
Il concetto “ Less is More ” è frutto del triplice approccio sopradescritto. In effetti, si basa sull’ottimizzazione dell’uso di filler viso con acido ialuronico per ottenere un risultato ottimale con un numero limitato di siringhe.
L’approccio consente:
Inoltre, è meno costoso per i pazienti.
Questo concetto si concentra sulla possibilità di cancellare le espressioni negative del viso e ripristinare volume e luminosità del viso. Il ripristino del volume con un filler non deve essere considerato semplicemente come l’installazione di un prodotto ma la creazione di un rapporto armonioso fra il prodotto e il tessuto ad esso circostante.
Questo approccio mira a migliorare, con grande precisione e accuratezza, le zone che catturano la luce negativamente perché creano ombre. È un’analisi specifica che consente di definire le regioni in cui un trattamento estremamente mirato può conseguire un miglioramento considerevole con una piccola quantità di filler antirughe.
Le ombre sul viso sono familiari ai fotografi professionisti che sanno come operare con estrema precisione sulle zone da valorizzare o, al contrario, da evitare in un particolare viso. Abbiamo scelto di denominare “linee verticali negative” la maggior parte delle zone del viso che presentano espressioni negative.
Le linee verticali negative del viso sono linee paramediane nelle quali si sviluppano gonfiori suboculari, pieghe nasolabiali, rughe di espressione, rughe mento-labiali e l’incisura mandibolare. Un’attenta analisi di ciascuna fascia verticale negativa rivela piccoli triangoli luminosi oltre che piccoli triangoli d’ombra trattabili con una piccola quantità di filler viso dall’effetto rimodellante.
Questo tipo di trattamento dei volumi è stato ispirato dai recenti concetti moderni di contouring facciale, ovvero da quelle tecniche per il makeup che valorizzano specifiche zone del viso. Nelle zone valorizzate e in quelle convesse fotoriflettenti il profondo supporto strutturale è estremamente vicino alla superficie epidermica. Con una minima quantità di filler con acido ialuronico, noi riusciamo ad ottenere una volumetria molto efficace.
Le zone che riflettono la luce, corrispondenti alle principali aree del viso, e che consentono di applicare il concetto “Less is More” sono la regione nasale e, in particolare, le sue linee di lucentezza (la parte fotoriflettente più importante del naso), la mandibola e la piega labiomandibolare, la parte più laterale e sporgente dello zigomo e la parte laterale della coda delle sopracciglia dove l’estremità orbitale è più o meno netta.
Un principio fondamentale per ottimizzare il ripristino dei volumi e il contouring consiste nel trattare tutti i livelli dell’involucro facciale iniziando con la costituzione di un sostegno strutturale profondo.
Rimpolpando e riattivando le zone fotoriflettenti e la convessità di queste quattro aree, è possibile ristabilire un “contouring medico” efficace. Come? Con una piccola quantità di filler antirughe con acido ialuronico, equivalente a due o tre siringhe, si possono ottenere risultati super attraenti.
Le zone di trattamento che ripristinano il volume, abbinate con il rimpolpamento di solchi e rughe che formano le fasce verticali negative, sono il fulcro del concetto “ Less is More ”.