Sono 280 mila i trattamenti di medicina estetica eseguiti in Italia nel solo 2015; insieme alle 139 mila operazioni di chirurgia estetica portate a termine nello stesso anno, questi numeri collocano il Bel Paese al settimo posto della classifica mondiale dei paesi con maggior numero di interventi estetici effettuati. Come assicurarsi di affidarsi alle mani di un professionista minimizzando i possibili effetti collaterali delle procedure? Gli esperti del settore ne hanno parlato a Brescia in occasione del workshop “Come non fare un filler” portando l’attenzione proprio sui rischi associati a iniezioni a basso prezzo o al di fuori di strutture sanitarie professionali.
I pericoli non dovrebbero essere sottovalutati. I filler al silicone, ad esempio, possono scatenare patologie gravi come la trombosi delle arterie del viso; fra i rischi maggiori associati al loro impiego è inclusa addirittura la perdita totale della vista. Proprio per aiutare i pazienti a evitare complicanze di questo tipo Elisabetta Sorbellini, dermatologa dell’International Hair Research Foundation e co-organizzatrice del workshop, ha stilato il “decalogo per un filler corretto”: 10 aspetti fondamentali cui prestare attenzione per mirare a un risultato perfetto senza conseguenze negative per la salute. Eccolo nei suoi dettagli.
1) Attenzione ai requisiti minimi. Il filler deve essere effettuato da un laureato in medicina, meglio se con specializzazione in dermatologia, chirurgia plastica o medicina estetica.
2) Il medico deve essere preparato complessivamente. Iniettare un filler o la tossina botulinica non è semplice e solo un’adeguata preparazione sull’anatomia delle aree da trattare può eliminare il rischio di complicanze gravi.
3) Anche la preparazione tecnica è importante. Iniezioni fatte male, esercitando una pressione eccessiva o iniettando troppa sostanza in uno stesso punto, possono occludere le arterie del viso o causare trombosi.
4) In caso di inconvenienti, il medico deve essere pronto a rimediare. Piccoli ematomi o nodulini possono sempre formarsi, senza che ci sai alcun rischio grave o permanente. Ciò che conta è che il medico sia sempre disposto a mettere rapidamente rimedio a piccoli inconvenienti di questo tipo.
5) I trattamenti devono essere effettuati solo in studi medici. L’ambiente deve essere adatto all’esecuzione di iniezioni (pulito, a norma, luminoso, con guanti e materiale sterile).
6) Meglio accertarsi della qualità dei materiali. Sia per i filler che per la tossina botulinica deve essere elevata. Attenzione: spesso prezzi bassi corrispondono all’uso di prodotti di qualità scadente.
7) Attenzione alle tariffe molto basse. Scendendo al di sotto dei 50 euro si rischia che vengano utilizzati prodotti pericolosi: un buon professionista, di per sé, ha pressi mediamente alti.
8) Non tutti i trattamenti sono uguali. Il filler può essere iniettato con aghi o cannule di varie dimensioni; la scelta dovrebbe dipendere dalla zona da trattare, dallo spessore della pelle e dalla viscosità e all’elasticità del prodotto da iniettare.
9) Bisogna sempre seguire i consigli del medico. Dopo il trattamento è ad esempio importante fare attenzione all’esposizione.
10) Dire sempre no al silicone. Non deve essere accettato per i filler: può essere molto pericoloso.
©ilsole24ore