Juri Chechi, medaglia d’oro olimpica nella ginnastica alle Olimpiadi di Atlanta 1996, e Elisa Di Francisca, campionessa olimpica di fioretto, sono i testimonial di Il Movimento… è salute!, la campagna di sensibilizzazione sull’importanza dello sport realizzata dal Ministero della Salute in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità ed il Comitato Olimpico Nazionale Italiano e presentata lo scorso 16 novembre. L’obiettivo è esortare i cittadini di ogni età ad abbandonare la sedentarietà, comprendendo che l’attività fisica fa bene alla salute psicofisica ed è un vero investimento per il futuro, in quanto strumento di prevenzione. La campagna, che verrà veicolata attraverso spot televisivi, mira a promuovere l’attività fisica quotidiana, alla portata di tutti, alla luce di numerosi dati che vedono la popolazione italiana piuttosto sedentaria, a tutte le età.
Eccesso ponderale e attività fisica in Italia
Secondo i dati 2016 di OKkio alla Salute – l’osservatorio nazionale del Ministero della Salute sul sovrappeso e l’obesità infantile dei bambini fra i 6 e i 10 anni – il 21,3% dei bambini è in sovrappeso, anche se negli ultimi anni in Italia l’obesità infantile è in lenta e costante diminuzione, come vi abbiamo raccontato in occasione dell’obesity day.
Inoltre, quasi 1 bambino su 4 dedica al massimo un giorno a settimana (almeno 1 ora) allo svolgimento di giochi di movimento e il 41% dei bambini trascorre più di 2 ore al
giorno davanti a videogiochi, tv, Tablet e cellulari, con punte massime di inattività concentrate nel Sud Italia.
Lo studio HBSC (Health Behaviour in School-aged Children – Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare), è uno studio internazionale svolto ogni 4 anni, in collaborazione con l’Ufficio Regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’Europa. L’indagine coinvolge i ragazzi di 11, 13 e 15 anni, anche italiani.
Secondo i dati HBSC 2014, citati dal Ministero in occasione della conferenza stampa di lancio della campagna Il Movimento…è salute!, se da una parte diminuiscono i ragazzi che passano più di 3 ore al giorno davanti alla tv, dall’altra aumentano gli adolescenti che trascorrono 3 ore o più davanti a dispositivi come pc o smartphone, in particolare tra i 15enni e le ragazzine di 11 anni.
Tuttavia, gli adolescenti italiani sono generalmente normopeso e dai i dati HBSC 2014 si evince che rispetto al 2010 cresce in Italia il numero dei ragazzi che svolge attività fisica (1 ora di attività più di 3 giorni a settimana) in tutte le fasce di età; l’aumento è più
sensibile tra gli 11enni, in particolare nei maschi.
E gli adulti?
I dati PASSI 2016 – il monitoraggio dell’istituto superiore di sanità sullo stato di salute della popolazione adulta italiana – evidenziano che 4 adulti su 10 sono in eccesso ponderale, di cui 3 in sovrappeso e 1 obeso, tuttavia il 50% degli adulti italiani possono essere classificati come fisicamente attivi. La sedentarietà colpisce in maggior misura le donne e le fasce di popolazione meno istruite e riguarda più gli italiani che gli stranieri residenti nel nostro Paese. Inoltre, cresce con l’avanzare dell’età.
Dai dati 2012 di PASSI d’Argento, il monitoraggio dedicato alla popolazione anziana, emerge che il 57% degli ultra 64enni risulta in eccesso ponderale, ovvero, il 42% in sovrappeso e il 15% obeso. Tra di loro, l’attività maggiormente praticata è la camminata (62%); seguono attività di moderata intensità (ginnastica dolce, riabilitativa, bocce, ecc.)
per il 17% e attività fisica intensa (nuoto, corsa, ciclismo, ginnastica aerobica) per il 4%.
Il quadro presentato dal Ministero della Salute spiega bene la necessità di investire su un campagna di sensibilizzazione indirizzata a tutti i cittadini, perché il movimento è salute, a tutte le età.
Come ricordato dal Ministero della Salute, “l’inattività è responsabile del 14,6% di tutte le morti in Italia, pari a circa 88.200 casi, e di una spesa in termini di costi diretti sanitari di 1,6 miliardi di euro annui per le 4 patologie maggiormente imputabili ad essa (tumore della mammella e del colon-retto, diabete di tipo 2, coronaropatia)”.
Ecco allora che per ribadire l’importanza del movimento, soprattutto nella prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, la campagna ministeriale italiana è partita dalle raccomandazioni internazionali (Global recommendations on Physical activity for Health), con le quali nel 2010 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fornito indicazioni sul livello di attività fisica raccomandata per ogni fascia d’età:
Si tratta di parametri che mirano alla prevenzione primaria, di cui fa parte anche alimentazione, con particolare riferimento alle diete sane.
Nello specifico, le indicazioni dell’OMS su cui si basa la campagna Il Movimento…è salute!, puntano all’orientamento delle politiche nazionali, chiamate a promuovere e sostenere l’attività fisica.
Le “Global recommendations on physical activity for health” del 2010 indicano per bambini e adolescenti (5 – 17 anni), 1 ora di esercizio fisico moderato al giorno e come minimo 3 sedute la settimana di attività aerobica che sollecitino l’apparato muscolo-scheletrico, in modo da stimolare l’accrescimento e migliorare forza muscolare ed elasticità.
Agli adulti (18-64 anni), invece, viene raccomandata attività fisica per almeno 150 minuti complessivamente nell’arco della settimana con intensità moderata. L’attività aerobica deve essere effettuata in frazioni di almeno 10 minuti continuativi. È, inoltre, indicata almeno 2 giorni alla settimana un’attività di rafforzamento dei gruppi muscolari maggiori.
Infine, per gli anziani (ultra 65enni) valgono le stesse indicazioni dell’adulto, con la specifica di praticare esercizi per l’equilibrio almeno 3 volte la settimana, in modo da prevenire le
cadute. Se le condizioni di salute generali non consentono di raggiungere i livelli consigliati di attività fisica, il programma va impostato su base individuale, in accordo con uno specialista.
Come ricordato nella conferenza di lancio di Il Movimento…è salute!, muoversi fa bene a tutte le età poiché nei bambini favorisce un corretto sviluppo fisico e la socializzazione, negli adulti contribuisce a ridurre il rischio dell’insorgenza di malattie croniche (come diabete, tumori e disturbi cardiovascolari) e combatte lo stress, infine, negli anziani migliora l’elasticità muscolare e svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione delle malattie degenerative.
“E tu cosa aspetti?… Muoviti!”. Così i campioni olimpici Elisa di Francisca e Yuri Chechi esortano i cittadini italiani nello spot ministeriale che sarà in programmazione per tutto il periodo prenatalizio.
E a proposito della correlazione tra movimento, alimentazione e malattie croniche, vi consigliamo di leggere la nostra intervista alla dott.ssa Patrizia Pasanisi – Dirigente Medico presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori, che ci ha parlato di un importante studio su dieta mediterranea e sindrome metabolica.
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