E‘ il dato eclatante del 2011: la domanda di food made in Italy proveniente da tutto il mondo cresce ancora, nonostante la crisi economica.
Non solo nei Paesi tradizionali importatori di cibo italiano, come la Germania o gli Usa, ma anche nei Paesi emergenti: 300 milioni di indiani benestanti consumano pasta, olio e formaggi italiani; in Brasile proliferano i ristoranti italiani e nei negozi crescono i consumi di pasta, salumi, formaggi, pizza e gelato; la Russia, che importa il 40% del proprio fabbisogno alimentare compra fortemente italiano; l’occidentalizzazione delle abitudini alimentari tocca anche milioni di cinesi e vietnamiti. Queste, in sostanza, le tematiche affrontate nel corso della 16° edizione del Salone Internazionale dell’Alimentare Italiano, Cibus 2012, nel corso della quale non sono mancate stime rassicuranti relative ai nostri mercati. L’export dell’industria alimentare è infatti cresciuto del 10,3% nel 2011 e le previsioni per il 2012 sono buone. Inoltre le aziende Italiane tengono anche le quote sul difficile mercato interno e portano la bilancia commerciale dei prodotti tipici del made in italy ad un saldo positivo di 7 miliardi di Euro. Ma il mantenimento di questi tassi di crescita dipenderà da vari fattori: dalla coesione dell’intera filiera agroalimentare, dalla integrazione delle attività mirate all’internazionalizzazione di enti governativi e non, dalla capacità di veicolare i prodotti italiani nella grande distribuzione estera, dai risultati della lotta contro i prodotti imitativi, il cosiddetto “italian sounding”.
“L’industria alimentare italiana – ha dichiarato in conferenza stampa Filippo Ferrua, Presidente di Federalimentare – fatta di 6.500 medie e piccole imprese che impiegano 410.000 lavoratori e genera 130 miliardi di euro di fatturato, è la seconda realtà manifatturiera del Paese e produce l’8,1% del PIL. Cibus, frutto della collaborazione tra Federalimentare e Fiere di Parma, è da ventisette anni l’evento espositivo di eccellenza per il settore, una vetrina di assoluto prestigio sempre di più rilevante nel favorire l’export agroalimentare italiano. Grazie anche a Cibus, il nostro modello alimentare è sempre più popolare nel mondo, mentre in Italia soffre la costante contrazione dei consumi dell’ultimo quinquennio” Sul fronte dell’export, Fiere di Parma conferma di aver triplicato le prenotazioni dei buyers provenienti dai Paesi emergenti (dalla cinese Shanghai City Supermarket alla brasiliana Grupo Pão de Açúcar), come dai mercati storici di sbocco con la partecipazione di tutti i retailer di riferimento (Delhaize, Rewe, Auchan, Metro e via dicendo). Un focus dedicato quest’anno anche ai key player del “fuori casa” americano a cui è stato dedicato un incoming specifico per illustrare concretamente le differenze qualitative tra il vero made in italy e l’italian sounding. Particolarmente attivo il “Cibus Export Desk”, un punto d’incontro tra le aziende espositrici ed i buyers indiani, nipponici, cinesi, brasiliani, tedeschi, statunitensi ed altri ancora. “Il nostro obiettivo – ha spiegato Elda Ghiretti, Cibus Brand Manager – è quello di unire il più possibile la filiera alimentare per arricchire la vetrina di Cibus, che è già senza dubbio la più importante in Italia e nel Mondo del food italiano. Questa completezza dell’offerta favorisce l’interesse e la presenza dei buyers sia italiani che esteri. Ecco dunque nuovi spazi come quello dedicato all’industria del surgelato (Frozen Food), quello dedicato alla realtà in crescita degli automated self shop (Venditalia Self Expo) e quello dedicato ai micro birrifici artigianali (Micro Malto). Anche il BIO diventa protagonista a CIBUS come offerta integrata al convenzionale da parte sia dagli specialisti sia delle grandi marche. Grazie a questa formula CibusBio – con 350 espositori – è già la seconda fiera al mondo del settore dopo Norimberga. Va inoltre segnalata la presenza a Cibus della Piazza dei Prodotti Dop, organizzata dalla Associazione dei Consorzi di Tutela AICIG, in collaborazione col Ministero dell’Agricoltura. I migliori formaggi italiani saranno premiati dalla nota Scuola di Cucina Alma, diretta da Gualtiero Marchesi, e si potranno trovare le specialità delle Regioni italiane nelle Collettive regionali”.
Le “fiere nelle fiere”: Dolce Italia e Pianeta Nutrizione.
Dolce Italia, organizzato dalla Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane (Aidepi) è arrivato ormai alla sua quinta edizione ed è testimone di un comparto produttivo che mantiene le proprie vendite sul mercato interno e registra una grossa crescita nell’export: +4,6% in volume e + 8,2% in valore, per un valore complessivo di circa 3 miliardi di euro (vedi cartella stampa). Pianeta Nutrizione è un Forum multidisciplinare sulla sana e corretta nutrizione con medici, nutrizionisti e società scientifiche, coordinati dai Presidenti del Comitato Scientifico: il Professor Michele Carruba (Università di Milano) e il Professor Sergio Bernasconi (Università di Parma).
Tra i temi trattati di maggior rilevanza:
DIFFERENZE TRA MASCHI E FEMMINE nel modo di alimentarsi e le possibili conseguenze sulla salute.
OBESITÀ INFANTILE, un problema estremamente preoccupante per la società, in quanto gli studi epidemiologici indicano che in Italia siamo i primi in Europa per sovrappeso ed obesità e che un bambino obeso ha 80 probabilità su 100 di essere obeso da adulto. Da ciò ne deriva l’importanza dell’educazione alimentare fin da dai primi anni di vita.
SANA NUTRIZIONE, ELISIR DI LUNGA VITA. Un’alimentazione non corretta è causa di malattie che riducono le aspettative di vita: tra queste, le più importanti sono sicuramente le malattie cardiovascolari, malattie metaboliche, il diabete e i tumori. Studi clinici dimostrano come una sana alimentazione possa contribuire ad allungare sia le aspettative che la qualità della vita stessa.
ETICHETTATURA NUTRIZIONALE E I CLAIMS PUBBLICITARI basati su corrette sperimentazioni scientifiche che possono contribuire a scelte alimentari più adeguate alla salute. L’autorità sanitaria europea in materia di nutrizione (EFSA) ha regolamentato questa tematica per migliorare lo stato di nutrizione della popolazione, che verrà presentato proprio in occasione di Pianeta Nutrizione 2012.
LA NUTRIZIONE E INTEGRAZIONE ANTI-AGING, con particolari riferimenti alla cronomorfodieta, gli integratori per la mente, il legame tra cibo e longevità nella medicina cinese, ossidazione cellulare ed altro ancora.
“Non si può più parlare di cibo senza parlare di corretta alimentazione – ha detto il Prof.Sergio Bernasconi, Coordinatore Scientifico di Pianeta Nutrizione e Direttore della Clinica Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero- Universitaria di Parma – non per moda ma perché è importante, specie per noi italiani, saper coniugare la buona tavola con una alimentazione salutare. è ormai stato dimostrato, infatti, che l’adozione di corretti stili di vita ed in particolare le scelte alimentari agiscono in modo incisivo sulla possibilità di evitare lo sviluppo di malattie, di controllarne l’evoluzione o, al contrario, provocarne l’insorgenza”.