Dopo l’annuncio dei dati negativi del colosso degli hamburger McDonald’s – che ha registrato ad agosto il maggior calo mensile delle vendite dal 2003, soprattutto tra i giovanissimi (la percentuale degli americani fra i 19 e i 21 anni che si reca da McDonald’s ogni mese e’ scesa del 12,9% dall’inizio del 2011) – arriva ora anche il monito dei dermatologi. A lanciarle l’allarme, il Dott. Fabio Rinaldi, dermatologo a Milano e presidente dell’IHRF – International Hair Research Foundation :“In realtà è pressoché assodato che un fast food di buon livello ha una carne di qualità” rassicura lo specialista, che, però, avverte: “Il problema è quello che si associa all’hamburger, cioè da un lato le salse che si usano come condimento e, dall’altro, le varie sostanze impiegate per cuocere la carne o il pane. Queste possono provocare spesso una situazione di intolleranza e irritazione che crea dei problemi alla pelle”.
Le reazioni più frequenti? “Particolarmente comuni sono gli arrossamenti del viso, del cuoio capelluto, magari associati a prurito o desquamazioni. Meno frequenti acne, dermatiti irritative e un peggioramento della qualità del sebo per cui la pelle tende a diventare più grassa, infiammata e pruriginosa. Questi disturbi si manifestano soprattutto in caso di consumo eccessivo di carne fritta che genera un’alterazione degli equilibri degli acidi polinsaturi”, precisa lo specialista.
Dunque pollice alto per la carne dei fast food,“anche se in realtà alcune persone devono prestare particolare attenzione anche alla carne. Parlo degli intolleranti al lattosio. Uno che ha questo tipo di intolleranza, e ha tutti i problemi di chi beve il latte, di fronte a un hamburger crede di poter stare tranquillo, invece nella carne dei fast food c’è spesso un’alta quantità di lattosio” avverte il Dott. Rinaldi. Bisogna quindi guardarsi da cosa c’è, ma non si vede. “Attenzione, inoltre, ai cibi trattati. La carne di per sé può anche buona, ma, in realtà, è il pane che è trattato e conservato a non essere buono. È dunque quello a fare male è non l’hamburger”, prosegue il dermatologo.
Fast food e salute della pelle sembrano dunque essere incompatibili, quindi, quando si ha poco tempo per pranzare, è sconsigliabile ricorrere al panino? “Non direi. Non c’è nessun problema se una persona decide di optare per un panino con pane di qualità farcito con alimenti proteici come bresaola e prosciutto crudo, oppure con pesce e verdure grigliate. In quel caso la pelle ne può trarre addirittura beneficio” rassicura Fabio Rinaldi.
Quando si pensa a cibi fast non si può fare a meno di pensare a bibite e bevande gassate. “Certamente non si può dire che le bibite gassate facciano bene, anche perché sono ricche di dolcificanti, conservanti e calorie, e oltre a far ingrassare, possono provocare gastriti o altri problemi di stomaco. Certamente un consumo moderato, senza esagerazioni, può anche essere tollerato. Sicuramente meglio l’acqua e un buon bicchiere di vino rosso, ma non di birra. Ecco, tra la Coca Cola e la birra, forse quasi meglio la Coca Cola, da alcuni usata per favorire la digestione” conclude il Dott. Rinaldi.