E’ stata fatta per la prima volta una valutazione comparativa di diversi “fitoestrogeni” presenti nella dieta mediterranea allo scopo di capire se alcune di queste molecole “naturali” possono avere effetti benefici o avversi sulla fertilità, ma soprattutto sullo sviluppo del tumore alla pro-stata. In particolare, i ricercatori dell’Iss che, in collaborazione con i colleghi dell’Università di Messina, hanno condotto la ricerca, pubblicata su PuMed, hanno studiato l’attività di cinque polifenoli (apigenina, luteolina, resveratrolo, naringenina e quercetina) presenti negli alimenti chiave della dieta mediterranea (olio di oliva extravergine, frutti rossi e vino rosso, agrumi, mele) in un modello sperimentale di epitelio della prostata umana. Sono stati evidenziati: 1) una minore o assente citotossicità su cellule dell’epitelio della prostata di tutti e cinque i fla-vonoidi rispetto all’isoflavone della soia genisteina; 2) la loro capacità, in particolare di quer-cetina (ubiquitaria nei vegetali della dieta mediterranea), luteolina e apigenina a basse con-centrazioni, di inibire la secrezione androgeno-dipendente della Psa, noto marcatore clinico in oncologia.