Il ringiovanimento della pelle, l’attenuazione delle rughe e delle linee sottili del volto ed il rassodamento cutaneo, sono delle procedure molto popolari nella pratica medico estetica.
Una grande quantità di laser, fonti energetiche varie e sorgenti fototerapiche sono state utilizzate nelle ultime due decadi con risultati e soddisfazioni altalenanti fra medici e pazienti.
Dalla metà degli anni ’90, alcuni laser, soprattutto il CO2 e l’Er:YAg, sono stati utilizzati per i ringiovanimenti ablativi della pelle, anche in modalità frazionata; poi, è stata la volta dei laser frazionati non ablativi cercare di produrre un buon risultato clinico associato al minore numero di complicazioni possibile per il paziente.
Nell’ottica di ridurre i tempi di guarigione e, soprattutto, di potere trattare tutti i fototipi cutanei, la ricerca scientifica si è concentrata nello sviluppo di sorgenti energetiche diverse dai laser che sono stati destinati, nel tempo, al trattamento delle soggetti con la pelle più rovinata.
Nel 1926, William Bovie si accorse che era possibile veicolare sulla cute radiofrequenza, cioè corrente elettrica ad alta frequenza (oltre 200KHz), in maniera minimamente traumatica e con pochissimi rischi per il paziente, utile per provocare incisioni termocontrollate o coagulazioni.
Poiché la pelle offre resistenza al passaggio della corrente elettrica, per la legge di Joule la gestione di queste due grandezze è in grado di produrre calore e, quindi, un aumento delle temperature controllato della zona trattata. Quando la temperature arriva tra i 65 e i 70°C, il tessuto viene deidratato con un’immediata retrazione cutanea: qui viene innescato a livello dermico il meccanismo di neocollagenesi e neoelastinogenesi.
Dal 2009, sono iniziate a comparire sul mercato le prime apparecchiature a RF microaghi, inizialmente dotate di raffreddamento della pelle poiché producevano molto calore e questo, in corrispondenza del raggiungimento della giunzione dermo epidermica, poteva portare ad iperpigmentazione post infiammatoria. Successivamente, sono state prodotte le prime unità RF a microaghi frazionati che erano più “gentili” nella loro forma di riscaldamento, associate anche agli aghi parzialmente isolati (come Infini di Lutronic) in modo da confinare il calore prodotto solo in profondità, senza necessità di raffreddare ulteriormente la pelle. Tutti i fototipi possono, quindi, essere trattati.
Di recente, con la nascita di Genius, prodotto da Lutronic Corp., azienda leader mondiale del settore, sono state introdotti nuovi aggiornamenti tecnologici: il motore che spinge i microaghi all’interno della pelle ha potenza e coppia elevatissima che garantisce l’esatta penetrazione degli aghi alla profondità selezionata dalll’operatore; i microaghi sono dotati di profilatura a bassissima resistenza e realizzati con materiale di alta qualità; un algoritmo brevettato permette a Genius di controllare, in tempo reale, la variazione dell’impedenza tessutale durante il trattamento in modo da potere garantire che l’energia impostata venga effettivamente erogata.
Parallelamente a queste scoperte ed osservazioni di carattere medico scientifico, nel 1998 Harry Wheelan sviluppò i cosiddetti NASA Led impiegati, allora per la fotostimolazione di colture vegetali e cellulari a bordo delle astronavi Columbia.
L’originalità di tali nuovi LEDs risiede nel fatto di potere erogare quantità di luce (fotoni) di diversi ordini di grandezza superiore a quanto possibile con le tecnologie precedenti, di emettere fotoni in modalità quasi-monocromatica (±3nm) e con angoli di divergenza molto contenuti.
Questo ha portato l’efficacia del trattamento di fotobiomodulazione del Led a livelli mai visti ed ampiamente documentati a livello internazionale.
Studi clinici LLLT (Low level light therapy) hanno dimostrato che la lunghezza d’onda di 830nm è quella più idonea a bloccare e ridurre notevolmente il processo infiammatorio nonché modulare l’attività della dinorfina nella terapia del dolore.
L’affermazione dei risultati clinici, portò Lutronic a produrre e lanciare HealiteII, unità fototerapica dotata di 1800 NASA Led planari, destinate al trattamento anche di aree estese e non solo puntiformi (come succede con i diodi laser). Inoltre, è possibile delegare il trattamento a personale paramedico regolarmente addestrato. HealiteII non produce dolore, è adatto a qualsiasi tipologia di paziente per età e fototipo.
LLLT è una procedura riconosciuta in tutto il mondo (CE europea, FDA statunitense, TGA australiane, Ministero della Salute giapponese, ecc).
La combinazione dei due trattamenti Genius e HealiteII aumenta le performance della RF frazionata limitando a meno di 48 ore i tempi di recupero per il paziente anche nei casi più severi (esiti cicatriziali di acne, rughe profonde, forte lassità).