Un uomo che ha fatto della bellezza la felicità di molte donne, guru di moda, make-up ed in particolare di stile. Appassionato, attento alle tendenze ma fedele all’immagine “al naturale”, per Diego Dalla Palma “una donna adeguata è una donna che non deve adeguarsi”, una donna che non cerca l’omologazione o il conformismo, che troppo spesso scende verso il basso. Un concetto questo che rappresenta uno dei capisaldi del pensiero di un grande artista, che ama e conosce le donne come pochi sanno fare. Già operativo a diciotto anni a Milano come costumista e scenografo in alcune produzioni teatrali, apre nel ‘78 il Make-up Studio, un “laboratorio d’immagine” che ha portato Diego Dalla Palma a creare una linea di prodotti per il trucco. Personaggio inconsueto e autorevole, unisce professionalità, competenza, carisma e intensità in un mix che l’ha fatto diventare il più stimato Look Maker italiano e uno degli esperti del settore più prestigiosi a livello internazionale.
Diego Dalla Palma ambasciatore dell’immagine e la bellezza italiana nel mondo: ci racconti dell’Italian make up style e delle ragioni di tanto successo.
Sono onorato e resto sempre sorpreso dalla considerazione che il mondo della bellezza e dell’immagine ha per me. Esserne l’ambasciatore è per me importante e vivo questa esperienza come un cammino, intrapreso anni or sono, e che si rivela sempre più foriero di contenuti. Anzitutto, quindi, sono io che mi sono arricchito. Nel corso di questi anni non mi sono mai fermato e non ho mai copiato nessuno, ho semplicemente messo al primo posto il coraggio, l’incoscienza e l’azzardo, uniti alla creatività.
Innumerevoli le tendenze nel campo del beauty ad essersi avvicendate nel corso della sua decennale esperienza. Quanto e come è cambiato il concetto di bellezza e quali ad oggi i nuovi canoni?
Credo che il mio parere in merito sia noto a molti. I modelli di bellezza attuali non fanno parte dei miei canoni, dei miei schemi. Amo i visi imperfetti, quelli vissuti, quelli segnati, che sanno raccontare, quelli dai quali traspare l’anima. Un volto deve raccontare la propria storia. Se davvero si desidera conoscere e incontrare la bellezza, non è lo specchio a indicarne la misura, bensì chiedersi quanto si fa per riflettere su se stessi la comprensione e la condivisione dell’altro e del mondo circostante. Per essere belle e anche per trovare dei momenti di benessere. E poi per piacersi… La vera bellezza si sprigiona dall’anima e dalla luccicanza dello sguardo. Chi si sente bella appare bella anche agli altri. E’ quindi importantissimo sentirsi bene con se stesse, riuscire a rilassarsi, cercare un’armonia con il corpo per mostrare tutta la propria avvenenza. Sforzarsi di raggiungere l’equilibrio di fisico e mente eliminando la preoccupazione di essere piacevoli agli occhi degli altri: diventare belle sarà automatico.
Una grande curiosità e passione per i volti femminili. Qual è l’elemento determinante che influenza la scelta di un make up?
Più che passione per i volti femminili, lo definirei senso estetico. Il mio senso estetico è una sorta di filtro con cui percepisco e vedo il mondo circostante, quindi, i volti femminili che nel corso del tempo mi hanno affascinato, contemporaneamente sono stati rappresentativi delle mie scelte sulla bellezza e sul make up.
Il trucco viene spesso associato da noi donne all’idea di mascherare o camuffare imperfezioni del viso. Pensa sia questa la finalità del make up?
Assolutamente no. Ho sempre cercato di trasferire il mio concetto di make up che deve essere legato alla personalità, a come una donna si vede e si sente, senza tra l’altro adeguarsi troppo a tendenze o imposizioni della moda. Il trucco serve per valorizzare i punti di forza, in certi casi persino a esasperare le caratteristiche del proprio viso e sottolinearne i pregi. La regola fondamentale da tenere sempre presente è caratterizzare il volto. Non a caso, se si pensa alle donne celebri che sono diventate icone e sono rimaste nell’immaginario collettivo, non si tratta mai di personaggi truccati secondo schemi fissi o precisi bensì, talvolta, li hanno addirittura stravolti. L’unico suggerimento che mi sento di dare è legato alle “età del trucco” ovvero, c’è un momento in cui iniziare a truccarsi e uno in cui invece è opportuno ridurre il trucco. La finalità del make up, comunque, resta unicamente identificarsi con se stessi.
Nel corso degli ultimi anni non ha mai nascosto il suo dissenso nei confronti della chirurgia estetica. Ci spieghi il perché di questa posizione…
Di questi tempi, la prevalenza è la donna che appare (e che usa ogni mezzo per apparire, anche, purtroppo, l’omologazione, attraverso la chirurgia estetica), anzi, che appare molto, che ostenta, esibisce e a tratti diventa volgare. Chi mi conosce sa che, da sempre, ho portato avanti una battaglia a favore dell’essere e non dell’apparire. Fin da quand’ero giovanissimo ho sempre avvertito il desiderio di mettere in atto delle trasformazioni per come vedo e considero la bellezza. Non voglio sembrare presuntuoso ma il mio “concetto di bellezza” in senso lato è sempre uscito dagli schemi. Ribadisco volentieri, comunque, che prima di tutto, per rendere armoniose tutte le caratteristiche personali esteriori (quindi per apparire al meglio), è necessario prima prendersi cura del proprio spirito, essere in pace con se stessi, dare un giusto valore alla vita. Come norma generale, è indispensabile sottrarsi a qualsiasi soluzione provocante, mostrata o esibita senza mezze misure. Ritengo infatti che un pizzico di raffinato rigore possa conferire all’immagine molto più di quanto si creda. Auspico quindi che la donna torni a “essere”.
All’ordine del giorno ormai lo spopolare sul web del fenomeno dei tutorial. Come si pone dinnanzi a questa nuova consuetudine?
Trovo che sia uno dei fenomeni più intelligenti, artistici e utili che siano nati dal web (naturalmente con dei distinguo). Proprio per questo, ho da poco creato un blog – DIEGOXTE – che vuole essere uno specchio futuristico dedicato al mondo della bellezza, dell’arte, del design e dello stile di vita. Il mio lavoro (coadiuvato da blogger “non influencer”), sarà un appuntamento innovativo, trasgressivo e irriverente. DIEGOXTE si pone come obiettivo quello di essere il “miglior amico” da consultare per avere un suggerimento e uno stimolo fantasioso e mirato o, semplicemente, per sintonizzarsi su energie e follie collettive.
A cosa una donna non dovrebbe mai rinunciare?
All’intelligenza e alla personalità. In termini cosmetici, invece, al rossetto: rosso (o bordeaux) e al mascara.
Siamo ormai alle porte dell’inverno. Dia un consiglio alle nostre lettrici riguardo stili e nuove tendenze.
La libertà totale, la creatività abbinata a buon senso e buon gusto e, soprattutto, abbandonare chi ci vuole influenzare.