“Non c’è muscolo senza cervello” è il tema dell’edizione 2018 della Settimana Mondiale del Cervello, la campagna di sensibilizzazione promossain Italia dalla Società Italiana di Neurologia (SIN).
Dal 12 al 18 marzo saranno numerose le iniziative in programma per informare la popolazione in merito a quelle malattie che possono compromettere il delicato funzionamento del cervello e che colpiscono, solo nel nostro Paese, circa 5 milioni di persone.
Non c’è muscolo senza cervello perché grazie al cervello e al sistema motorio si determina qualunque movimento del nostro corpo. L’ordine, infatti, parte dal cervello, viaggia lungo i nervi periferici e poi giunge al muscolo che si contrae e causa il movimento. D’altra parte, se è vero che i nervi e i muscoli dipendono dal cervello, allo stesso tempo si può affermare che i nervi e i muscoli influenzano il cervello e il sistema nervoso, fornendo segnali e sostanze nutritive ai neuroni del midollo spinale e contribuendo, attraverso l’esercizio muscolare e l’allenamento, a inviare segnali positivi di sopravvivenza ai neuroni. Il nostro sistema nervoso centrale e l’apparatoneuromuscolare sono, quindi, un tutt’uno che lavora sempre in sinergia, influenzandosi continuamente nel corso del tempo” – dichiara Gianluigi Mancardi, Presidente SIN e Direttore Clinica Neurologica Università di Genova.
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L’Italia al lavoro per costruire una grande infrastruttura progettata per far dialogare il mondo della ricerca a quello della clinica e dell’industria, nell’ambito del progetto europeo sul cervello umano da oltre un miliardo di euro, lo Human Brain Project (Hbp). E’ quanto è emerso oggi nell’incontro organizzato dall’Università di Pavia nell’ambito della Settimana del Cervello (Brain Awareness Week).
L’Italia è il primo Paese membro a dotarsi di un comitato di coordinamento nazionaleteso a potenziare e prolungare nel tempo i benefici che il progetto ha già portato in termini di collaborazioni e sviluppo di piattaforme tecnologiche. “Il nostro obiettivo è coordinarci con i ministeri della Ricerca, della Salute e dello Sviluppo economico per costruire insieme una roadmap“, spiega il presidente di Hbp Italia Francesco Pavone, direttore del Laboratorio Europeo di Spettroscopia Non Lineare (Lens) di Firenze.
“Vogliamo sviluppare un sistema di ricerca integrato, sia col mondo della clinica che dell’industria, così che possa rispondere alle loro esigenze traducendo i propri risultati in nuove metodiche diagnostiche e nuove tecnologie industriali”. Questa infrastruttura “dovrà essere capace di autosostenersi da un punto di vista economico”, anche dopo la fine del programma decennale Human Brain Project.
Nato sotto una pioggia di critiche da parte di numerosi neuroscienziati (che Pavone definisce “scosse di assestamento
iniziali ormai superate”), lo Human Brain Project ha ormai concluso la fase di lancio e comincia a entrare nella prima fase operativa. “Per questo – aggiunge Pavone – stiamo realizzando le infrastrutture che saranno accessibili alla comunità scientifica per attingere ai database di misure del cervello e agli strumenti per analizzare e interpretare i dati, come le piattaforme di simulazione e di neuroinformatica“.