In Italia a soffrirne sono circa 90 mila donne ogni anno. L’impegno delle Istituzioni con una Mozione approvata all’unanimita’ in Senato ed il lavoro di sei centri per predisporre le prime linee guida sulla prevenzione.
“A SMILE FOR MOMS”, UN SORRISO PER LE MAMME.
Parte da questo slogan la nuova campagna per combattere la depressione in gravidanza e nel post-partum, che colpisce ogni anno circa 90 mila donne, voluta dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute. Una campagna triennale, multicanale, realizzata con tutti gli strumenti di comunicazione, da un sito internet creato appositamente (www.depressionepostpartum.it), agli SMS, da uno spot che sarà trasmesso sulle reti televisive nazionali e regionali a presenze capillari sui principali social network. A tutto ciò si è appena aggiunta l’approvazione in Senato di una Mozione trasversale presentata da 68 Parlamentari di tutti gli schieramenti politici, che chiede al Governo l’impegno ad agire affinchè all’interno degli ospedali operino sempre realtà competenti in grado di offrire alla donna un’ adeguata assistenza. A fianco di questo impegno del Governo e di O.N.Da, Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, sei centri italiani di eccellenza (Milano, Catania, Torino, Ancona, Pisa e Napoli), hanno definito le prime Linee Guida sulla prevenzione di questa malattia. L’obiettivo della campagna è prevenire il fenomeno della depressione perinatale, che colpisce circa il 16% dell’universo femminile. Il 13% sperimenta già un disturbo dell’umore durante le prime settimane dopo il parto, un dato che sale al 14.5% nei primi tre mesi postnatali con episodi depressivi maggiori o minori, fino a raggiungere il 20% nel primo anno dopo il parto. Le forme diagnosticate e curate sono però inferiori al 50%. La campagna, presentata a Palazzo Chigi alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, del Ministro della Salute Ferruccio Fazio, del Governatore della Regione Lazio Renata Polverini, della Senatrice Emanuela Baio e del Professor Claudio Mencacci, vanterà inoltre come testimonial d’eccezione Maria Grazia Cucinotta. “Ringrazio O.N.Da – afferma l’attrice – per tutto ciò che sta facendo per sensibilizzare al problema della depressione post partum.
Una donna che decide di diventare madre, diventa la persona più importante dell’universo poichè da vita. Spesso, però, questo valore viene sottovalutato dalla società, che non coglie quei segnali di disagio interiore della donna che vanno dalla tristezza, allo sconforto, ai sensi di inadeguatezza al suo ruolo di madre, che possono facilmente trasformarsi in veri e propri sintomi di depressione. Non è raro che la donna si senta sola ad affrontare una situazione di cui avverte il peso della responsabilità, acuita anche dalla mancanza di tutela nel suo reingresso nella società, che le impone di scegliere tra la carriera lavorativa da un lato ed il ruolo di madre e gli impegni familiari dall’altro.
Voglio invitare tutte le donne a vincere i propri timori nel parlare di depressione perinatale ed approfittare dell’opportunità offerta dal sito appositamente dedicato per porre domande, liberarsi dei propri dubbi e preoccupazioni per affrontare con consapevolezza il momento della gravidanza e della maternità”.
PAROLA AGLI ESPERTI
INFORMAZIONE E PREVENZIONE PER CURARE I DISTURBI DELL’UMORE.
“La gravidanza – secondo Francesca Merzagora, Presidente di O.N.Da – rappresenta per la donna un periodo di profondi cambiamenti non solo fisici ma anche psicologici, tanto che alcune di loro hanno difficoltà ad accettarne lo stato provando sentimenti contrastanti di felicità e paura, di preoccupazione per ciò che le attende.
Reazioni diffuse, che a volte però non vengono sempre espresse dalle donne nel timore di sentirsi diverse e giudicate inadeguate al futuro ruolo di mamme. Ed è proprio questa la ragione per cui l’Osservatorio ha deciso di occuparsi in maniera concreta di questa problematica con una campagna che si articolerà in tre direzioni.
Un’azione istituzionale, affiancando e sostenendo l’obiettivo di una Mozione presentata da 68 parlamentari bipartisan con lo scopo di sensibilizzare il più possibile la popolazione italiana sull’importanza di parlare di questa malattia; una seconda di tipo informativo, che prevede una campagna multicanale divulgata attraverso i più moderni, efficaci ed immediati strumenti di comunicazione di massa, a cui si aggiunge un sito internet dedicato, www.depressionepostpartum.it, che conterrà forum di discussione gestiti da specialisti ed esperti. Tutto ciò allo scopo di favorire l’incontro ed il confronto tra le utenti oltre ad un’attività di coordinamento di una rete regionale con sei centri di riferimento: Milano, Catania, Torino, Ancona, Pisa e Napoli, omogeneamente localizzati sul territorio affinchè da qualsiasi punto dell’Italia ed in qualsiasi momento la donna si senta costantemente appoggiata e aiutata. Sono già state create delle linee guida sulla prevenzione che verranno diffuse in tutti i centri di diagnosi e cura rivolte a medici, alle ostetriche, ai neonatologi, agli psicologi e agli psichiatri e del materiale informativo per le donne per aiutarle a riconoscere quei sintomi precursori di una depressione ed evitare che diventino vera malattia”.
“Prevenire la depressione in gravidanza e nel post partum oggi è possibile – spiega Claudio Mencacci, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze A.O. Fatebenefratelli Oftalmico Melloni di Milano – Conosciamo i diversi fattori di rischio e i diversi fattori di protezione; poterlo comunicare alle neo mamme e alle neo coppie diventa un’assoluta priorità per consentire di vivere questo periodo in modo felice anche a quelle donne per cui la depressione è ancora, purtroppo, un ladro che ruba la maternità. Delle 90 mila donne colpite ogni anno dal disturbo depressivo, infatti, soltanto il 45% riceve un aiuto efficace che si concretizza nell’ascolto, nel sostegno e nell’adeguatezza delle cure. Le forme bipolari diagnosticate sono circa 5 mila. Confido molto nell’azione che verrà svolta dai primi 6 centri nazionali, che mi auguro coinvolga presto anche altre realtà, affinchè si costituisca una rete di interventi rapidi ed efficaci. Fortunatamente oggi la ricerca ha consentito di individuare molteplici fattori di rischio della depressione perinatale, consentendo così la possibilità di interventi efficaci in grado di individuare e monitorare le donne a rischio e di intervenire prontamente con trattamenti adeguati. Per la prima volta in Italia si parla di prevenzione della depressione”.