Ansia e stress sono condizioni che possono compromettere l’efficacia contraccettiva.
Le donne devono tenere conto di ciò nella scelta contraccettiva per evitare errori di assunzione, spotting e gravidanze indesiderate.
di Alessia Addari
Ansia e stress un fenomeno al femminile.
Dati scientifici dimostrano infatti che le donne presentano un rischio significativamente maggiore del 70% di manifestare nel corso della vita disturbi d’ansia rispetto agli uomini. Un dato confermato anche da una recente indagine GFK Eurisko secondo la quale il 29,5% delle donne tra i 18 i 54 anni dichiara di essere sempre in ansia (gli uomini lo sono solo nel 16,9% dei casi). “Questa maggior prevalenza – spiega la Professoressa Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano – è spiegabile sia in termini di “genere” (ansia di tratto) che di “stile di vita” (ansia di stato). “Le donne, infatti, hanno – per effetto degli estrogeni – maggiore vulnerabilità biologica ad ansia e stress rispetto agli uomini. Su questa predisposizione di genere si innestano fattori ambientali (il multitasking a cui spesso le donne sono sottoposte) che amplifica la predisposizione femminile”. Un primato tutt’altro che positivo, che può avere conseguenze sull’efficacia del metodo contraccettivo. Ecco perché, in condizioni di ansia e stress, la scelta del contraccettivo va considerata attentamente dato che non tutti i metodi possono risultare ugualmente efficaci. “In realtà, ansia e stress non vengono normalmente tenuti in considerazione nella scelta del contraccettivo, sebbene comportino problematiche che possano rendere preferibile un metodo rispetto ad un altro – continua la Professoressa Graziottin – Infatti, le diverse conseguenze psicofisiche generate da queste condizioni, quali le alterazioni a livello intestinale e ginecologico e la maggior frequenza di episodi di dimenticanza e distrazione, rendono preferibile orientare la scelta contraccettiva verso il cerotto. Scelta meno vulnerabile agli errori di assunzione legati a stati d’ansia e stress. Una soluzione più affidabile, in grado di mettere al riparo dalle preoccupazioni relative alla vita intima”.
Ansia e stress: condizioni che influenzano l’efficacia della scelta contraccettiva.
L’ansia può essere considerata un sentimento normale e addirittura utile: un lieve senso di apprensione, di irrequietezza e di insoddisfazione può essere nella vita un utile incentivo che spinge a migliorare la propria condizione. Quando, però, questo sentimento raggiunge un’intensità e una durata eccessive rispetto alla reale entità dell’evento temuto, quando si caratterizza come risposta inappropriata e incontrollabile a preoccupazioni esistenziali o relative all’ambiente, diventa un notevole impedimento per lo svolgimento delle normali attività. Si altera, pertanto, in modo significativo la qualità della vita, con conseguenze anche a livello organico4, in particolare a livello intestinale5. È stato, infatti, dimostrato che elevati livelli di ansia aumentano il rischio di patologie gastrointestinali, quali la sindrome dell’intestino irritabile e la dispepsia funzionale. Infatti, in condizioni di ansia e stress, soprattutto se persistente, si verifica un viraggio di tutta la biologia del nostro corpo verso uno stato di allerta. Si instaura da un lato l’iperattività del sistema dell’allarme (rilascio corticotropine, adrenalina e cortisolo) e dall’altro l’iperattività del sistema nervoso simpatico. Questo si traduce nell’iperattività delle cellule di difesa, chiamate mastociti. Tali cellule immunitarie, già di per sé presenti in numero superiore nel sesso femminile, sono maggiormente situate a stretto contatto con le terminazioni nervose intestinali. Pertanto, lo stress acuto, attivando i mastociti, provoca sia alterazioni della motilità intestinale, dell’evacuazione e della consistenza fecale sia dolore addominale. “Tali conseguenze possono determinare una notevole variabilità del tempo di transito intestinale e dell’assorbimento di cibo e farmaci – continua Graziottin – Questa variabilità è un problema in caso di assunzione di farmaci, tra cui anche i contraccettivi orali, che necessitano di continuità e costanza nell’assorbimento del principio attivo per poterne garantire l’efficacia. Infatti, una significativa variazione dei livelli plasmatici ormonali può tradursi nello spotting (piccole perdite di sangue) fra una mestruazione e l’altra e, nel caso in cui la variabilità sia cronica, in una potenziale riduzione della protezione contraccettiva soprattutto in quelle donne che, essendo ansiose, tendono anche a dimenticare più spesso l’assunzione quotidiana del farmaco”. Dati molto solidi, infatti, ottenuti da un campione di 1.438 donne, dimostrano che le donne ansiose hanno una probabilità superiore di dimenticare ripetutamente l’assunzione del contraccettivo orale: un singolo episodio di ansia aumenterebbe la probabilità di dimenticanza del 24%, e il rischio è raddoppiato in caso di episodi multipli di ansia. Poiché tra i tanti fattori che ne condizionano l’efficacia, la regolare assunzione giornaliera del contraccettivo orale riveste un ruolo importante, si capisce come l’assunzione irregolare potrebbe essere uno dei più importanti contributi della percentuale di gravidanze indesiderate tra le utenti della via orale. Inoltre, in un altro studio volto a valutare le cause della mancata assunzione del contraccettivo orale, proprio la dimenticanza, insieme al mancato acquisto della nuova confezione in tempo per iniziare il nuovo ciclo e allo stress da lavoro, rappresentano le motivazioni più frequentemente riportate (rispettivamente nel 12,9%, 10,5% e 8,06% dei casi). “Va ricordato, infine, – sottolinea la Professoressa Graziottin – che le donne ansiose e stressate spesso rinunciano ad assumere qualsiasi tipo di contraccettivo. In molti casi decidono di non prendere il contraccettivo orale perché alle prese con problemi intestinali, perché spesso nel passato hanno dimenticato l’assunzione e hanno avuto fenomeni di spotting o, ancora, perché spaventate dal doversene ricordare ogni giorno. In alternativa, però, non prendono in considerazione nessun altro metodo, esponendosi così a un rischio più elevato di gravidanze indesiderate ed a una sessualità globalmente preoccupata, limitata e insoddisfacente”.
Il cerotto: una scelta contraccettiva di valida protezione.
“Stress e ansia sono condizioni che mettono la donna non solo in uno stato di disagio emotivo, ma anche di disagio fisicobiologico che può influenzare l’efficacia del contraccettivo orale – continua Alessandra Graziottin – Non molte donne sanno, invece, che hanno a disposizione un metodo alternativo, il cerotto contraccettivo, che va oltre l’uso quotidiano e l’assorbimento gastrointestinale, e che può essere considerato una scelta di benessere. Una valida protezione sul piano contraccettivo che, essendo settimanale, può rassicurare le donne mettendole al riparo da ulteriori fonti di ansia e stress”. Infatti, cambiare la via di somministrazione può essere determinante e spesso sufficiente a risolvere i problemi correlati al fallimento e alla “mal sopportazione” del contraccettivo orale. “Va tenuto presente – aggiunge la Graziottin – che anche l’anello vaginale, altra valida alternativa al contraccettivo orale per chi dimentica l’assunzione quotidiana, presenta dei limiti”. Ansia e stress possono concorrere a un aumentato rischio di vulvovaginiti da Candida e di dolore vulvare, condizioni che tra l’altro aumentano lo stress della vita sessuale generando un circolo vizioso che mina la soddisfazione e la qualità stessa della relazione di coppia. “Queste conseguenze ginecologiche e sessuali – continua la Professoressa Graziottin – rendono inadatta la via vaginale, in quanto può predisporre allo sviluppo di vulvovaginiti anche ricorrenti 14 vista la tendenza della Candida ad aderire all’anello come dimostrano dati recenti. Diversamente, il cerotto può essere considerato una scelta ottimale e di benessere. Va ad ovviare, infatti, da un lato, ai problemi dovuti ad ansia e stress e, dall’altro, evita i possibili peggioramenti dei sintomi ginecologici”. Il passaggio diretto cerotto-pelle-sangue, che salta la via gastrointestinale, la comoda assunzione monosettimanale ed il fatto che può perdonare dimenticanze fino a 48 ore (contraccezione di back-up non necessaria in caso di mancata sostituzione del cerotto per 1-2 giorni nelle settimane 2 e 3), sono le caratteristiche del cerotto contraccettivo che lo rendono un metodo affidabile anche in caso di ansia e stress. Il rilascio ormonale costante e prolungato tipico della via transdermica, consente infine di risolvere il problema dell’oligomenorrea e dell’amenorrea (irregolarità del ciclo mestruale), frequenti nelle donne molto ansiose e stressate.