A Bologna le basi per un programma sperimentale di screening. Al via la prima rassegna nazionale contro il killer silenzioso
Bologna, 6, 7 e 8 maggio: una città e tre giornate per sconfiggere il tumore ovarico, che in Italia colpisce oltre 5.000 donne l’anno e ne uccide circa 3.200. La città diventa capitale dell’ informazione e della prevenzione: da qui partirà il primo screening sperimentale per la diagnosi precoce del killer silenzioso. Si comincia venerdì 6 maggio con un convegno scientifico internazionale con oncologi da tutta Europa; si prosegue sabato 7 maggio con un appuntamento per tutte le donne: al centro gli stili di vita corretti e le terapie non convenzionali come supporto alle cure, dall’alimentazione allo sport, dalla meditazione all’agopuntura. Domenica 8 maggio la consegna al Policlinico di Sant’Orsola di un ecografo all’avanguardia per aiutare la diagnosi precoce e la premiazione di un concorso fotografico aperto a tutti. La tre giorni è a cura di Loto Onlus
La rassegna
Ogni anno, in tutto il mondo, colpisce 250 mila donne e ne uccide 140 mila. E’ il tumore delle ovaie, un killer silenzioso di cui si parla troppo poco e di cui si sa ancora meno ma che interessa nello stesso modo sia i paesi sviluppati sia le nazioni emergenti. L’8 maggio si celebra in tutto il mondo la quarta Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico, voluta da Barack Obama: informazione e diagnosi tempestiva sono le parole d’ordine per combattere il più pericoloso e meno conosciuto dei tumori femminili.
A Bologna Loto Onlus – l’associazione no profit nata con l’intento di colmare un vuoto informativo e di consapevolezza sul carcinoma dell’ovaio – organizza „Io Loto, noi lottiamo‰, la prima rassegna nazionale dedicata a questa patologia: il 6, 7 e 8 maggio la città ospita tre giornate di approfondimento, confronto e sensibilizzazione che coinvolgono la comunità scientifica, le pazienti, le loro famiglie e tutte le donne.
Per capire l’aggressività del tumore ovarico è sufficiente sapere che solo il 45% delle donne colpite sopravvive nei primi 5 anni dalla diagnosi. Le ragioni di questo basso tasso di sopravvivenza sono sostanzialmente due. Innanzitutto il tumore ovarico nel 75% dei casi viene diagnosticato quando è già in stadio avanzato, perché la malattia inizialmente si accompagna a sintomi così aspecifici da essere confusi con malesseri meno gravi.
In secondo luogo, ad oggi per il tumore ovarico non esistono strumenti di prevenzione, come il pap test per il tumore dell’utero, né esistono test di screening per la diagnosi precoce, come la mammografia per il tumore al seno.
L’innovazione della ricerca parte dalla città di Bologna. E’ dal Padiglione Adarri del Policlinico Sant’Orsola, in collaborazione con la Ginecologia Oncologica del Policlinico, che prenderà il via un programma sperimentale di screening per la diagnosi precoce del tumore ovarico. Così come per il tumore al seno e all’utero, l’Addarii è stato pioniere nei programmi di screening negli anni 60 (partirono da qui il Pap test introdotto nel 1966 e lo screening mammografico nel 1969), anche per il tumore ovarico la struttura bolognese fa da apripista. Il programma sperimentale, rivolto inizialmente alle donne con un rischio più elevato (per familiarità e presenza di particolari mutazioni genetiche), si basa su un’ecografia pelvica transvaginale eseguita da un ginecologo esperto, abbinata ad alcuni esami ematici specifici.
L’ecografo donato da Loto Onlus alla città di Bologna avrà un ruolo fondamentale in questo percorso.
Venerdi 6 maggio
Un’analisi su quali terapie risultino più efficaci e in quali direzioni si stia muovendo la ricerca e l’innovazione scientifica verrà fatta durante il convegno internazionale „Il tumore ovarico e l’oncologia che verrà‰ che si svolgerà nella prestigiosa cornice del MAST, via Speranza 42, venerdi 6 maggio 2016 dalle ore 9.00 alle ore 18.00.
Un appuntamento scientifico che vedrà riuniti i più grandi esperti del settore guidati dal prof. Claudio Zamagni Responsabile dell’Oncologia Medica Addarii del Policlinico Sant’Orsola. Molti i temi che si affronteranno: dai trattamenti più innovativi alle terapie più all’avanguardia quale la immunoterapia dei tumori. Recentemente, si è scoperto come i tumori riescano a neutralizzare il sistema immunitario e vengono oggi messi a punto sempre più farmaci capaci di contrastare il blocco delle difese immunitarie che il tumore mette in campo. Si approfondirà anche il tema dei farmaci a bersaglio molecolare che possono colpire i meccanismi specifici della proliferazione tumorale, farmaci che possono essere in aiuto ad a cure chemioterapiche che agiscono in modo più indiscriminato. Recentemente, si è scoperto come i tumori riescano a neutralizzare il sistema immunitario e vengono oggi messi a punto sempre più farmaci capaci di contrastare il blocco delle difese immunitarie che il tumore mette in campo.
Si approfondirà anche il tema dei farmaci a bersaglio molecolare che possono colpire i meccanismi specifici della proliferazione tumorale, farmaci che possono essere in aiuto ad a cure chemioterapiche che agiscono in modo più indiscriminato. Non solo cure, ma anche temi legati alla prevenzione del tumore dell’ovaio e alla qualità di vita delle pazienti: un intervento approfondirà il tema della sessualità delle donne dopo il tumore ovarico.
Sabato 7 maggio
Si pensa sempre che per prevenire una malattia grave come il cancro sia necessario sottoporsi a molti esami costosi. Di fatto non è esattamente così: gli esami di diagnosi precoce sui quali c’è attualmente l’accordo di tutti gli esperti del settore sono pochi e relativamente semplici. Si tratta del Pap test per la prevenzione del cancro della cervice, della ricerca del sangue occulto nelle feci per la diagnosi precoce del cancro del colon e della mammografia, che consente di individuare i tumori del seno in fase iniziale. Altri sono in fase di studio, e si spera che in futuro possano aumentare le possibilità di intervento tempestivo.
È stato calcolato, però, che se tutti adottassero uno stile di vita corretto si potrebbe evitare la comparsa di circa un caso di cancro su tre e, anche nel corso delle cure, avere abitudini corrette è una grande arma contro la malattia. „Il ruolo del corretto stile di vita nella prevenzione e nella cura oncologica‰ è il titolo della giornata di approfondimento – aperta a tutti – che si svolge sabato 7 maggio presso l’Oratorio San Filippo Neri della Fondazione del Monte a Bologna (via Manzoni, 5 a Bologna). Qui, a partire dalle 9, circa 20 esperti da tutta Italia si confrontano su questo tema e sono a disposizione di tutte le donne per chiarimenti e approfondimenti.
Domenica 8 maggio
La domenica mattina presso il padiglione 26 del Policlinico di Sant’Orsola vengono premiati i vincitori del concorso fotografico „Scatta un’emozione‰: il concorso, aperto a tutti, vuole interpretare attraverso immagini sentimenti ed emozioni che accompagnano la malattia; chiunque può partecipare, basta scegliere una parola tra paura, speranza, coraggio e immortalarla in una fotografia (regolamento su lotonlus.org).
Loto Onlus, inoltre, consegna alla città un regalo prezioso: l’ecografo di altissima gamma, acquistato con il contributo di Unicredit, in seguito alla partecipazione di Loto Onlus al Bando promosso da Unicredit Foundation -Region Centro Nord – reso possibile grazie ai fondi derivanti da UniCreditCard Classic Etica (ogni volta infatti che il titolare utilizza la propria carta, una percentuale dell’importo della transazione va a fare beneficenza a favore del fondo di riserva disponibile per supportare i progetti etici) della Fondazione Corrado e Bruno Maria Zaini, e di tante persone che hanno fornito numerosi aiuti concreti con la loro partecipazione a questa impostante raccolta fondi.
Loto è un’associazione no profit basata sul volontariato che opera contro il tumore ovarico. Uno degli obiettivi di Loto Onlus è quello di divulgare informazioni e rendere consapevoli le donne su una patologia come il carcinoma dell’ovaio, uno tra i tumori femminili a prognosi più severa e che colpisce ogni anno quasi 5.000 donne in Italia e 250.000 donne nel mondo.
Nasce nel 2013 grazie all’iniziativa di un gruppo di pazienti ed amici certi di dover attivare un percorso „pionieristico‰ per affrontare una patologia di cui non sono note le cause e per la quale non sono ancora disponibili strumenti validi per la diagnosi precoce.?L’associazione è composta da un Consiglio Direttivo ed un Comitato Tecnico-Scientifico, i quali si affiancano per contribuire, ciascuno per la propria area di competenza, alla diffusione dell’informazione , al supporto alle donne colpite da carcinoma ovarico e al sostegno della ricerca scientifica. Eventi dedicati, workshop, convegni, il sito internet e le newsletter sono i principali strumenti attraverso i quali si realizza l’attività informativa, di supporto e di sensibilizzazione.Il Comitato Tecnico-Scientifico oltre a organizzare incontri scientifici e di divulgazione, seleziona e propone i progetti di ricerca da sostenere.